Ponte Morandi 

Arresti per camorra, i sindacati: “La fretta nei cantieri espone a infiltrazioni mafiose”

La prova del 9: l’arresto da parte della Dia degli amministratori legale e reale dell’azienda “Tecnodem”. <Avevamo lanciato l’allarme quando fu approvato il decreto Genova, rinnoviamo l’allerta per lo “sblocca cantieri”>

È di questa mattina la notizia dell’arresto di due imprenditori impegnati nelle operazioni di demolizione del Ponte Morandi. <Questo è stato possibile solo grazie agli accordi preventivi firmati con i sindacati, un modello virtuoso da diffondere – dicono, in una nota Cgil, Cisl e Uil Genova e Liguria e Fillea, Filca e Feneal di Genova e Liguria -. Purtroppo dobbiamo constatare che si sta verificando quanto denunciato nel recente passato dal sindacato, rispetto alle deroghe sugli appalti: nell’urgenza di procedere con i lavori per riportare la città alla normalità nel più breve tempo possibile, nel Decreto Genova è stata inserita una deroga alle norme in materia di appalti, e questa deroga ha permesso che infiltrazioni malavitose si inserissero nelle lavorazioni dell’appalto pubblico. Come avevamo detto proprio in occasione dell’emanazione del decreto, le preoccupazioni di Cgil Cisl Uil si sono avverate nel peggiore dei modi. È una situazione che purtroppo sarà destinata a ripetersi con lo sblocca cantieri, la nuova normativa voluta dal Governo che supera, in maniera sbagliata, il Codice degli Appalti. Quanto sostenuto a più riprese dal Governo e dai rappresentanti degli enti locali sulla necessità di fare presto e bene si scontra con la realtà di un Paese dove la criminalità organizzata gestisce pezzi importanti dell’economia>.

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