comune 

Consiglio comunale, quel voto “a pacchetto” che preoccupa il Pd

I Democratici: <La maggioranza vuole cambiare le regole per blindare le delibere sfavorendo dissensi interni e manovra per pesare un voto in più in aula>

Per il gruppo Pd del Consiglio comunale si tratta di <una nuova mossa allarmante avanzata dalla maggioranza>. Oggi, con un preavviso insolitamente breve (solitamente giustificato solo da una pratica d’urgenza), viene riunita una commissione sulle modifiche al regolamento del Consiglio Comunale. <Va fatto notare subito che le modifiche alle regole comuni, quindi al modo in cui si struttura l’esercizio della democrazia, necessitano di una discussione la più ampia possibile e provengono normalmente da una necessità condivisa da tutte le parti politiche, in rappresentanza di tutti i cittadini e non solo di una parte. In questo caso, invece, la Commissione è richiesta solo da consiglieri di maggioranza – dicono i consiglieri democratici -. Un fatto per lo meno anomalo, una scorrettezza nella visione democratica, nei modi e nei tempi, tale da suscitare una forte preoccupazione del resto confermata dal merito delle richieste contenute nella proposta di deliberazione, tutte volte a limitare il corretto e libero dibattito. Pare chiaro, quindi, che la delibera non rivesta il carattere di urgenza con cui è stata presentata e che il desiderio di accelerare è dovuto più a motivi politici che tecnici. Fra i punti che la compongono due destano una particolare preoccupazione. Il primo riguarda il conteggio del numero legale per considerare valida le sedute. Nel nuovo regolamento, chi ne fa richiesta deve essere conteggiato fra i presenti, mentre prima rimaneva fuori dal computo. La richiesta della verifica del numero legale può essere avanzata da uno degli scrutatori o da almeno tre Consiglieri, che secondo il nuovo criterio saranno conteggiati nel numero dei presenti, anche se non rispondono all’appello o escono dall’aula>.
<Il secondo punto, ancora più grave, riguarda la possibilità di accorpare più emendamenti od ordini del giorno su cui la Giunta si è espressa in modo univoco e sottoporli a una votazione congiunta – continuano al Pd -. In questo caso ai Consiglieri è concesso un unico voto su un numero illimitato di argomenti oggetto di emendamenti o ordine del giorno. Nel caso in cui, dice la nuova proposta di regolamento, un Consigliere motivi il suo dissenso alla votazione accorpata – per esempio perché è favorevole alla posizione della Giunta su un emendamento ma contrario a un altro emendamento congiunto-, allora la decisione di voto è rimessa alla Conferenza Capigruppo>. In effetti, il voto congiunto di un numero illimitato di argomenti non consente ai consiglieri di giudicarli uno per uno e votare di conseguenza non per ragioni di appartenenza, ma secondo la personale e puntale idea su ognuno di essi.
<Tutto questo – proseguono al Pd di Tursi – è un attacco alla funzione di democrazia del Consiglio Comunale, perché limita la possibilità di discussione e in particolare il ruolo della minoranza, la cui espressione è sempre più contingentata nei tempi del dibattito. Così non si permette la giusta partecipazione di maggioranza e minoranza in rappresentanza dei cittadini al libero confronto sulla cosa pubblica>.

Related posts