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Genova Antifascista contro i divieti a Voltri: “Gotto libero subito”. Poi offese a Garassino

Nel mirino solo l’assessore comunale alla Sicurezza, nonostante il provvedimento sia un’ordinanza del Sindaco e non sia stato preparato da un solo assessorato. Garassino sta diventando, curiosamente, l’unico obiettivo delle critiche
Il Municipio Ponente: <Al provvedimento mancano tutte le azioni di supporto sociale>.
Piaccia o non piaccia, l’ordinanza serve? I bevitori si sono semplicemente spostati di poco

Un intervento era stato chiesto a gran voce dai cittadini, perché il problema dell’abuso di alcol e dei comportamenti che infastidiscono la popolazione esiste.
<A dicembre – dice l’assessore del Municipio Ponente Matteo Frulio – ci è stata mandata la bozza del provvedimento anti alcol per esprimere un parere e fare eventuali integrazioni. Il problema, per noi, non è puntare il dito contro chi ha problemi di alcolismo, ma evitare il problema sul territorio>.

Questo è quanto si legge sulla pagina Facebook di Genova Antifascista.

È stata estesa anche a Voltri l’ordinanza che prevede il divieto di consumare alcolici fuori dai locali pubblici in alcune fasce orarie. L’intento è chiaro: colpire le persone più svantaggiate, con evidenti problemi di alcolismo, che nel caso di Voltri gravitano specialmente nella zona intorno al supermercato Pam. L’ordinanza non mira a risolvere il problema della povertà e dell’accattonaggio, ma al contrario, nella corsa sfrenata verso il consenso popolare, acuisce il clima di ostilità e di odio verso chi è più debole. Noi non ci stiamo, chi governa la città ha il dovere di introdurre serie misure per ridurre il disagio sociale e smorzare la rabbia che sta mettendo i genovesi gli uni contro gli altri. GOTTO LIBERO, SUBITO!!!

Ma l’ordinanza, piaccia o no, funziona? In piazza Lerda sì, ma le persone che bevono si sono spostate in un’area vicina ove, spiega Frulio, sono già state sanzionale dalla polizia locale.

<Se da un lato il giro di vite é necessario, le cose su cui abbiamo fatto delle osservazioni sono quattro, prima che venisse pubblicata, in fase di condivisione e revisione dell’atto> aggiunge Frulio. Eccole.

1) OSSERVAZIONE REALISTA: se a un ubriaco vietiamo di prendere e consumare alcolici in un determinata piazza, questo non gli avrebbe vietato di prenderli comunque, spostando il problema in un’altra via o piazza vicina della medesima delegazione. Quindi, se proprio si deve fare che si estenda in quelle aree dove gravitano attività commerciali che, a differenza dei bar, vendono a prescindere alcolici anche a chi é già alticcio (ad esempio supermercati che non é che sono cattivi ma non hanno una normativa dedicata al tema).
2) OSSERVAZIONE SOCIALE: manca un richiamo alla prevenzione. É un atto repressivo ma che non contempla un sistema e un programma di recupero o aiuto. Non bisogna punire ma bisogna educare. Questa parte é totalmente assente.
3) OSSERVAZIONE APPLICATIVA: Vista l’estensione dell’area e il numero esiguo di agenti delle Forze dell’Ordine, dopo i due mesi di sperimentazione, chi eseguirà con costanza i controlli, vista la carenza di personale? Speriamo in una integrazione considerando che 6 agenti li abbiamo presso il Morandi con il numero più alto di “prestiti” rispetto agli altri municipi.
4) OSSERVAZIONE SOCIOLOGICA/AMBIENTALE: In eventuali contesti soft (birretta alla spiaggia, operaio che in pausa beve su una panchina etc etc) il criterio dell’intervento della polizia sarà discrezionale? Il criterio usato?
Di tutte queste é stata considerata solo la prima, dando (come é normale che sia in una politica di destra) l’ accento sulla parte repressiva. Le forze dell’ordine hanno come motto “prevenzione prima della repressione”.
Se da un lato un intervento, specialmente per certi noti episodi di piazza Lerda, lo riteniamo come Giunta Municipale necessario, dall’altra mancano aspetti fondamentali che speriamo vengano affrontati il più presto e applicati dopo la sperimentazione e senza i quali l’ordinanza é monca e socialmente non sufficiente.

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