Spaccia vicino alle residenze universitarie e fa finta di essere minorenne per sottrarsi all’arresto. I cc lo portano a Marassi
Aveva scelto per spacciare vico del Pozzetto, nella zona di Pre’, proprio vicino a molte residenze universitarie. Aveva con sé una piccola quantità di stupefacenti (escamotage usato ormai da molti dei venditori di droga) e aveva già pensato, in caso di arresto di spacciarsi per minorenne, in modo da farla franca, non finendo in galera e buscando solo una denuncia a piede libero grazie a quanto consente la legge italiana. Tra l’altro era anche incensurato. Si sentiva in una botte di ferro il giovane senegalese che stato sorpreso in flagrante. Ma non aveva fatto i conti con i carabinieri della Stazione di Maddalena. I militari, per accertare che fosse davvero minore, lo hanno portato a fare i raggi e il suo apparato scheletrico ha messo in luce che ha già raggiunto la maggiore età. I carabinieri, poi, gli hanno contestato un’aggravante prevista dall’articolo 80, comma 1, lettera G della legge sugli stupefacenti. Dice che bisogna tenere in considerazione l’eventuale vicinanza di scuole o comunità giovanili e fa cadere il comma 5, quello su cui confidano tanti pusher e che non consente l’arresto e l’applicazione di misure cautelari. Il magistrato, alla luce dell’aggravante, ha quindi deciso la custodia in carcere.
Essendo tutta Pre’ piena di residenze universitarie, quasi tutta la zona può essere inclusa nelle aree in cui l’aggravante è applicabile. Un’arma in più in mano alle forze di polizia che stanno lavorando duramente e con moltissimo impegno per ripulire la zona e in passato non si sono viste confermare arresti in analoghe condizioni.
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