Mercato Orientale, via al bando per la gestione del primo piano. Spazio per ristoranti, market food e artigianato alimentare
Di valorizzazione si parla da anni, nel frattempo hanno chiuso quasi tutte le attività del piano superiore del Mercato Orientale, un gioiello del commercio tradizionale abbandonato alla sua sorte per decenni dalle amministrazione che si sono succedute e solo di recente valorizzato grazie alle delibere comunali sull’autogestione volute prima da Mario Margini, poi da Gianni Vassallo e mantenute dall’attuale assessore Emanuele Piazza, ma soprattutto grazie alla caparbietà dei commercianti che si sono riuniti in consorzio, guidato da Mario Enrico. Quello che mancava per trasformare uno spazio vuoto e poco appetito dal commercio alle prese con la contrazione dei consumi era la delibera di giunta che stabilisse le regole del riuso e stamattina, finalmente, ce l’abbiamo fatta perché l’amministrazione comunale ha finalmente approvato le linee guida per il futuro del piano superiore dell’Orientale. Sarà orientato, come si annunciava da tempo, ad attività di market food, ristorazione, prodotti di filiera, artigianato alimentare e attività di educazione connesse, così come aveva teorizzato il predecessore di piazza “licenziato” a metà mandato dal sindaco Marco Doria, Francesco Oddone, che si era ispirato ai mercati spagnoli, in particolare di Barcellona, e aveva condiviso l’idea coi commercianti. Era piaciuta tanto che lo stesso Mario Enrico, a capo di uno specifico consorzio, aveva dato l’avvio al progetto del nuovo mercato della Foce (oggi in corso di realizzazione) proprio su questa falsariga. Fatte le debite proporzioni (l’Orientale è il mercato più grade della città), anche la struttura storica di via XX Settembre punta alla riqualificazione totale grazie a un’attrattiva rappresentata dalle attività del piano superiore. Ad aggiudicarsene la gestione sarà il vincitore di un bando che sarà arrivato nel mese in corso che dovrà aderire e quindi agire in sinergia con il consorzio di gestione del Mercato Orientale.
Chi proporrà un nuovo progetto per il mercato, che potrà essere affidato con una concessione al massimo trentennale, dovrà prendersi carico di quantificare i costi necessari, progettare ed eseguire l’intervento edilizio, sviluppare un progetto gestionale e determinare un canone e una durata contrattuale idonei a consentire l’ammortamento delle spese sostenute per la riqualificazione e la manutenzione dell’immobile e per l’equilibrio economico dell’attività di gestione. Dovrà, inoltre, condividere con gli operatori del piano inferiore del mercato la proposta per l’eventuale ricollocazione delle attività attualmente presenti all’interno dello spazio del primo piano, oggetto di valorizzazione.
La delibera, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza, fissa le linee di indirizzo che individuano nel piano superiore del Mercato – contraddistinto da autonomia architettonica e strutturale rispetto al piano terra – l’area che sarà oggetto di un progetto organico, compatibile e sinergico con le attività del piano terreno, tale da stimolare un rilancio dell’intera struttura e delle sue attività economiche.
<Oggi – commenta Piazza – si apre concretamente la possibilità di realizzare un progetto che può rendere il Mercato Orientale centrale non solo logisticamente, ma anche culturalmente. Questo progetto permette di fondere insieme l’identità tradizionale dei banchi del piano terra con una nuova visione. Si apre, insomma, a spunti nuovi e stimolanti nell’ottica di una sempre crescente attenzione agli aspetti culturali e dell’offerta enogastronomica. Ci aspettiamo nuovi progetti che propongano una riqualificazione nella direzione della valorizzazione della cultura del cibo a 360°. La qualità, oggi, non è più un’opzione: far crescere il mercato coperto più importante di Genova significa nuovi investimenti e occupazione. Con questi interventi si dà nuovo impulso alla vivibilità e attrattività di una zona fondamentale della città sia per i cittadini che per i turisti».
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