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Minacce di morte e estorsioni agli anziani: arrestata l’aguzzina di Torriglia e Ovada

Estorsioni, minacce, attentati incendiari verso persone sole e anziane, che per paura di essere uccise pagavano milioni di lire ogni mese. Cosa ci può essere di più odioso se non rendere la vita di questi anziani un inferno di paura? Questa mattina i carabinieri di Genova hanno arrestato a Ronco Scrivia una degli aguzzini che tormentarono a Torriglia e a Ovada proprio i più fragili. Volante_Carabinieri_01

Per raccontare questa storia bisogna tornare indietro al 1997. La donna insieme al suo compagno dell’epoca e a altri complici aveva formato una vera e propria banda del terrore specializzata in estorsioni. Le indagini erano scattate dopo che la casa di un anziano nel centro di Ovada era andata a fuoco. Proprio quest’ultimo alla fine si era sfogato con le forze dell’ordine confidando loro che aveva ricevuto minacce telefoniche e richieste di denaro. Il passo per scoprire le altre vittime è stato breve. Chi aveva subito l’incendio dell’auto, chi aveva “ricevuto” un pesce con l’amo e un pezzo di lenza in bocca. Fino a risalire a un anziano genovese che aveva consegnato agli aguzzini trenta milioni di lire, perché si erano fatti passare per appartenenti a una nota famiglia malavitosa di Genova. Tutti gli estorsori furono condannati e successivamente venne definita la sentenza di condanna inflitta. Questa mattina l’epilogo: i carabinieri hanno trovato la genovese che doveva scontare oltre quattro anni a Ronco Scrivia, dove si è trasferita con il suo nuovo compagno. Quasi vent’anni dopo gli anziani minacciati hanno avuto giustizia. Alla donna toccherà un lungo “soggiorno” nel carcere di Pontedecimo.

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