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Città metropolitana vende il 48% delle quote Atp. La Cgil: “Inaccettabile alienazione del patrimonio pubblico”

Ivano Bosco, segretario generale della camera del Lavoro, Domenico Del Favero, responsabile zona Cgil Tigullio e Golfo Paradiso e Camillo Costanzo, segretario generale Filt Cgil: <Sindaci e azionisti facciano valere a prelazione per l’acquisto delle azioni o si dimettano>

<È vergognoso per gli utenti e per i lavoratori che con l’aumento delle tariffe e la riduzione degli stipendi hanno salvato l’Azienda dal fallimento, apprendere dai giornali che un’azienda pubblica come Atp, che fornisce un servizio di trasporto essenziale per la mobilità delle persone, con tutti i paesi del territorio metropolitano e il Comune capoluogo, il cui azionista di maggioranza è la Città Metropolitana ha venduto il 48% delle sue quote. La Cgil di Genova e del Tigullio insieme alla Filt e alle altre Organizzazioni, negli incontri che si sono tenuti la scorsa settimana hanno sempre rivendicato e chiesto un progetto di stabilizzazione e rilancio della mobilità pubblica e del lavoro, per il mantenimento dell’occupazione, ricevendo risposte inadeguate. Nel frattempo, scopriamo ora, che qualcuno stava predisponendo la vendita di un patrimonio pubblico. Tutto questo per noi è inaccettabile. Sindaci e azionisti hanno una sola strada, fare valere l’opzione per l’acquisto delle azioni o dimettersi>.

Tutti i sindacati (Cgil, Cisl, Uil di settore, oltre a Ugl e Faisa) hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per il prossimo 15 marzo proprio per protestare contro la cessione delle quote ad Autoguidovie di Milano

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