Prima trascrizione nei registri del Comune di un matrimonio tra cittadini dello stesso sesso celebrato all’estero

Alla vigilia dell’Human Pride, il sindaco di Genova Marco Doria dà notizia della prima trascrizione nei registri cittadini di un atto di matrimonio tra due cittadini genovesi dello stesso sesso celebrato a Londra, nella città di Westminster.


ECCO IL SALUTO DEL DEL SINDACO ALLO “HUMAN PRIDE” DI GENOVA

Una festosa manifestazione per la dignità delle persone, di tutte le persone, senza distinzione di genere, di orientamento sessuale, di etnia, geografia o colore della pelle: questo vuole essere lo “Human Pride” che domani animerà le strade della nostra Città. Genova lo accoglie, con la sua ricca tradizione civile, nel nome di una società inclusiva che sappia rispettare e valorizzare le differenze e, in questo modo, sappia costruire una reale uguaglianza di opportunità e diritti.

E’ molto significativo che il corteo sia reso possibile dal “Coordinamento Liguria Rainbow” in cui si riconosce un variegato arco di associazioni impegnate per i diritti civili e sociali.

Human pride è testimonianza e “orgoglio” di un movimento di idee e di libertà che percorre tutto il mondo e in questi giorni ricorda la rivolta di Stonewall del 1969 per la liberazione omosessuale, mentre può vantare la recente sentenza della Corte suprema degli Usa e il referendum irlandese per il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Al registro comunale delle unioni civili, che il Comune di Genova ha istituito nel 2013, hanno fatto ricorso coppie di diverso o di eguale sesso, confermando così che il riconoscimento delle differenze coincide con una crescita dei diritti per tutti.

Ieri ho provveduto, quale ufficiale di stato civile, alla trascrizione di un atto di matrimonio celebrato in Gran Bretagna tra due cittadini genovesi dello stesso sesso che hanno rivolto istanza di trascrizione del documento al nostro Comune. La trascrizione degli atti di matrimonio validamente celebrati all’estero è dovuta per legge. In assenza di una legge italiana sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, la trascrizione ha il solo effetto di certificare e rendere pubblico un atto valido secondo la legislazione del paese estero in cui è stato celebrato il matrimonio ed è coerente con il principio di non discriminazione della Carta europea di Nizza. Mi auguro, tuttavia, che una legge nazionale presto riconosca le unioni tra persone dello stesso sesso, mettendo finalmente l’Italia al passo con altri paesi d’Europa.

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