Oggi a Genova 

Via Prè, ristorante chiuso per 90 giorni: era diventato un punto di appoggio allo spaccio

Sospesa la licenza di somministrazione per tre mesi con un provvedimento del Questore. L’indagine, condotta dai carabinieri con la polizia locale, ha ricostruito un’attività di cessione di diverse sostanze anche a minorenni, tra strada e locale. La titolare risulta indagata e già in passato era stata destinataria di una chiusura

Stop di 90 giorni per un ristorante del centro storico, in via Prè. Il Questore di Genova ha disposto la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ritenendo il locale un elemento di criticità per l’ordine e la sicurezza.

Il provvedimento arriva al termine di una recente attività di polizia giudiziaria condotta dai carabinieri della Compagnia di Genova Centro, in collaborazione con il Nucleo Centro Storico della polizia locale. L’inchiesta ha riguardato complessivamente 23 persone e, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe permesso di accertare numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti – tra cui eroina, cocaina, crack e hashish – avvenuti in via Prè e anche nelle adiacenze e all’interno del ristorante, indicato come luogo di ritrovo abituale e base logistica nelle fasi di vendita.

Nell’ambito degli accertamenti, la proprietaria del locale è indicata come figura centrale di supporto: secondo gli investigatori avrebbe garantito copertura e appoggio logistico, custodendo anche somme di denaro ritenute provento dell’attività illecita, con parti che sarebbero state trasferite o reimpiegate. Per la titolare risulta inoltre un provvedimento cautelare.

Non è la prima volta che l’esercizio finisce sotto la lente delle autorità: nel 2022 era già scattata una chiusura disposta dal Questore, seppur per un periodo più breve, dopo episodi analoghi. A questo si aggiungono controlli amministrativi svolti in autunno 2025 e a metà dicembre con il supporto della Struttura complessa Igiene alimenti di Azienda sanitaria locale 3, che avrebbero evidenziato gravi irregolarità e condizioni ritenute a rischio per la sicurezza alimentare, con conseguenti sospensioni dell’attività di ristorazione.

La misura, istruita dalla Divisione di polizia amministrativa della Questura e notificata oggi dai carabinieri, viene motivata come strumento di tutela della collettività: la chiusura mira a interrompere un contesto considerato pericoloso e, allo stesso tempo, a sottrarre un punto di aggregazione ritenuto funzionale alle attività illegali.


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