Nuovo Gaslini, conclusi gli scavi del Padiglione Zero: ora il monoblocco “sale” un piano ogni 45 giorni – VIDEO

Completata il 29 novembre 2025 la fase di scavo del nuovo edificio che diventerà il cuore dell’IRCCS pediatrico. Parte la costruzione in elevazione: sfida doppia, rinnovare l’ospedale senza fermare i reparti. Investimento complessivo da 182,8 milioni, con 20 milioni della Fondazione Gaslini

Il cantiere del Nuovo Gaslini entra in una fase decisiva: “Si è conclusa la fase di scavo del Padiglione Zero, cuore del progetto di trasformazione del Nuovo Gaslini. Da oggi la struttura inizia a crescere in altezza: il nuovo monoblocco salirà di un piano ogni mese e mezzo, circa 45 giorni”, annuncia il presidente dell’Istituto Gaslini Edoardo Garrone. Un passaggio tecnico che coincide con una svolta visibile anche dall’esterno: dopo mesi “sotto terra”, il nuovo edificio comincia a prendere quota e a delineare il futuro volto dell’ospedale.

La sfida, sottolinea Garrone, è doppia e complessa: “Rinnovare in profondità l’ospedale dopo 87 anni di attività e, allo stesso tempo, garantire la piena operatività di tutti i reparti durante i lavori”. Un equilibrio che, nelle intenzioni dell’Istituto, deve restare ancorato agli standard di sicurezza e prevenzione “nei confronti dei lavoratori del cantiere, ma soprattutto dei pazienti e delle loro famiglie, di tutti gli operatori dell’Istituto e degli abitanti del quartiere”.

Sul cronoprogramma e sulla rapidità del percorso insiste il direttore generale Renato Botti, che ripercorre le tappe: dal 2021, anno di presentazione del progetto nel Piano Strategico quinquennale, all’aggiudicazione del bando nel 2023 a favore di Zena Project, fino alla costruzione del Padiglione Zero “a soli due anni di distanza”. Per Botti è la prova che una collaborazione pubblico-privato “ben impostata” può rendere più agile il rinnovamento di un grande istituto “garantendo efficienza, qualità senza dispersioni di risorse”, ribadendo però un principio: “il Gaslini continua ad essere un ente pubblico al servizio di tutti i bambini”.
Anche la Regione lega l’avanzamento dei lavori a un salto di scala: “Il progetto prevede che il Gaslini diventi una vera e propria Città della Salute, un ospedale che integrerà attività cliniche, universitarie, sociali e sportive”, commenta l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, definendo il Padiglione Zero “un segnale fortissimo” della capacità di realizzare opere strategiche “con rapidità ed efficienza”. Per Nicolò, il Nuovo Gaslini non è solo un cantiere: è “un investimento concreto nel futuro della nostra sanità e nella qualità delle cure dedicate ai bambini”.
Il modello scelto dall’Istituto è quello del Partenariato Pubblico Privato. La realizzazione è affidata a Zena Project (società creata dal raggruppamento temporaneo di imprese CMB Società Cooperativa, Renovit Public Solutions e Arcoservizi) per un valore totale di investimento pari a 182,8 milioni di euro. Il progetto è sostenuto anche dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da mons. Marco Tasca, con due finanziamenti in conto capitale per complessivi 20 milioni di euro. Sul fronte della gestione e del coordinamento, l’Istituto si avvale del supporto di RINA–PROGER per il Project Management Consulting.







Nel dettaglio tecnico, la fase di scavo è stata completata il 29 novembre 2025. In questi giorni sono in corso i lavori sui contromuri in calcestruzzo armato a ridosso delle “berlinesi”, la cortina di micropali che sostiene i fronti di scavo. “Significa che stiamo completando il sistema fondazionale da cui spiccano gli elementi strutturali verticali, pilastri e muri in calcestruzzo armato, a sostegno dei solai dei piani superiori”, spiega Siriana Bertacchini, presidente di Zena Project, mentre in parallelo avanza anche il Polo Tecnologico, destinato a diventare il cuore del sistema impiantistico del nuovo Istituto.
Guardando alle scadenze, la fine dei lavori della prima fase (su quattro complessive) è attesa nel primo semestre 2027. Seguiranno i collaudi degli impianti e la disponibilità del nuovo assetto, con l’obiettivo dichiarato di attivare i primi reparti del Padiglione Zero entro il 2027. Il progetto prevede infatti che nel nuovo monoblocco confluiscano e vengano collegate tutte le funzioni ad alta intensità di cura: Pronto Soccorso, rianimazioni neonatale e pediatrica, blocco operatorio, punto nascita, radiologia. Questo trasferimento consentirà poi la ristrutturazione di cinque edifici esistenti per attività a media e bassa intensità, ricerca e morgue, e successivamente la rifunzionalizzazione di altri cinque padiglioni destinati ad attività socio-sanitarie.
Capitolo sicurezza: un cantiere di queste dimensioni viene accompagnato da monitoraggi continui su vibrazioni, rumori e polveri e, secondo l’Istituto, in un anno di lavori nessun valore ha superato le soglie di allerta. Il direttore sanitario Raffaele Spiazzi ricorda anche il ritrovamento di idrocarburi e amianto durante gli scavi nel settembre 2024: valori “sempre nettamente al di sotto della soglia normativa”, ma con la necessità di ripianificare il cronoprogramma per garantire lo smaltimento corretto dei materiali.

Sul territorio, la presidente della Commissione 5 Territorio del Comune di Genova Serena Finocchio richiama l’importanza di accompagnare il cantiere con ascolto e confronto: “È comprensibile che interventi così importanti comportino disagi temporanei per chi vive e lavora nel quartiere… L’Osservatorio Gaslini… va in questa direzione: uno strumento stabile di dialogo e partecipazione, perché l’innovazione non lasci indietro nessuno”.
A sostegno del progetto è attiva anche una raccolta fondi, aperta a tutti, tramite il sito: sostieninuovogaslini.it. Gli aggiornamenti sul cantiere Nuovo Gaslini sono disponibili su https://cantierenuovogaslini.gaslini.org/.
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