Cultura 

“Le diecimila forme del drago”, Genova racconta 8mila anni di Cina

Al Castello D’Albertis una grande mostra sul simbolo più potente dell’immaginario cinese: tra mito, filosofia, arte e design, un percorso firmato Celso – Istituto di Studi Orientali

Si apre oggi alle 16.30, nelle sale di Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo, la mostra “Le diecimila forme del drago – simbolo e icona della cultura cinese”, un progetto ideato, curato e realizzato dal Celso – Istituto di Studi Orientali, Dipartimento Studi Asiatici. Curatori sono Alberto de Simone, Emanuela Patella.

L’esposizione invita il pubblico a un viaggio lungo ottomila anni, alla scoperta del drago, creatura leggendaria che attraversa l’intera storia della civiltà cinese. Il percorso intreccia mito e filosofia, arte e immaginario, mostrando come questa figura simbolica abbia saputo trasformarsi nel tempo rimanendo sempre centrale nel linguaggio dei segni e delle forme.

Pittura, scultura, grafica, calligrafia, ceramica, tessuti, fotografia, video, letteratura e design accompagnano il visitatore dalle prime testimonianze neolitiche fino alle sperimentazioni del design contemporaneo, passando per le arti della tradizione imperiale e le declinazioni popolari, antiche e moderne.

La mostra è organizzata in numerose sezioni tematiche: da “Le diecimila forme del drago” a “La dimensione filosofica. Tra cielo e terra”, da “Il respiro della natura” a “Yin e Yang”, fino a “Il potere delle forme”, “Il linguaggio dei simboli”, “Le arti nobili e tecniche”, “Le forme popolari” e “Il drago nella Cina moderna e contemporanea”. Ogni sezione illumina un diverso aspetto del rapporto tra il drago e la cultura cinese, tra cosmologia, potere, natura e quotidianità.

«Invito i cittadini a scoprire questo viaggio nel simbolo del drago – afferma l’assessore alla Cultura del Comune, Giacomo Montanari –. È un percorso che ci ricorda quanto le immagini, quando sono radicate nella storia, possano ancora interrogare il nostro sguardo e arricchire la nostra consapevolezza culturale. Il drago è molto più di una figura mitologica: è un archetipo che attraversa epoche, territori e sensibilità, capace di restituirci la profondità di una civiltà millenaria. Questa mostra non è soltanto un’esposizione di opere, ma un esercizio di confronto tra culture, linguaggi e forme artistiche. Portare a Genova un progetto di tale respiro significa ribadire la vocazione internazionale della città e la centralità dei nostri musei come luoghi di dialogo e conoscenza».

“Le diecimila forme del drago” nasce dalla collaborazione tra diversi Musei Civici del Comune di Genova – Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, Musei di Strada Nuova, Museo di Sant’Agostino e lo stesso Castello D’Albertis – che hanno contribuito con prestiti, competenze scientifiche e la progettazione di itinerari diffusi.

Al progetto hanno dato supporto scientifico e tecnico università ed enti culturali italiani e cinesi, mentre gli allestimenti portano la firma artistica di Sōsho International, chiamata a tradurre in spazio espositivo la lunga marcia del drago nella storia, nell’arte e nell’immaginario della Cina.


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