Spettacoli 

“Chiavi andaluse, chiavi mediterranee”, stasera lo spettacolo a La Claque, sala concerti del Teatro della Tosse

“Chiavi andaluse, chiavi mediterranee” porterà in scena un ricco repertorio dal Mare Nostrum che si muove tra la musica arabo-andalusa, il repertorio ebraico sefardita, la canzone araba e la musica strumentale ottomana

La figura dell’esule che conserva le chiavi della propria casa, tramandandole di generazione in generazione, viene trasposta dal Yasemin Ensemble in una ricca metafora musicale. La musica, come una chiave, apre le porte delle case andaluse e testimonia il legame con la terra natìa, ma se le chiavi appese al collo degli esuli possono andare perdute, le “chiavi musicali” riescono ad attraversare i secoli e ad aprire, con poche note, il ricordo di una convivenza reale tra ebrei e musulmani.

Le chiavi del Yasemin Ensemble, aprono le porte delle case di Sepharad (denominazione della Penisola Iberica in lingua ebraica medievale), abitate dagli ebrei sefarditi cacciati definitivamente nel 1492, ma anche degli arabi musulmani andalusi che furono espulsi nello stesso anno dalla loro amata al-Andalus (parola araba che indica la Penisola Iberica sotto dominazione musulmana in epoca medievale).

Il repertorio sefardita e il repertorio arabo andaluso, tarab andaloussi, risuonano ancora oggi nei discendenti degli esuli di al Andalus e di Sepharad: un luogo d’incontro e di scambio in cui i sovrani illuminati musulmani attiravano nei loro regni artisti, intellettuali, scienziati e musicisti da tutto il Mediterraneo, offrendo inoltre protezione e incarichi di prestigio agli ebrei perseguitati dai sovrani cattolici.

Un affiatato ensemble composto da Jamal Ouassini (direttore dell’Orchestra Andalusa di Tangeri), dal compositore e suonatore di oud Franco Minelli (Orchestra Bailam, Compagni del Suq), dalla cantante e linguista Alessandra Ravizza (Rebis, La Banda di Piazza Caricamento, My name is Adil), dalla violoncellista Angela Zapolla e dalla percussionista Marika Pellegrini, trasporta il pubblico nell’intimità dei racconti delle donne di al-Andalus o Sepharad, dei loro canti d’amore, delle loro ricette, delle loro preghiere, dei loro litigi e delle loro danze.

Lacrime, risate e riflessioni: uno spettacolo che racconta il passato per ripensare il presente.

Jamal Ouassini
Nato a Tangeri, studia al Conservatoire de musique et de danse de Tanger ed entra a far parte dell’Orchestra Andalusa di Tangeri come violinista. Trasferitosi in seguito in Italia, a Verona, lì termina i suoi studi, diplomandosi come violinista presso il Conservatorio della stessa città. Per diversi anni si dedica alla musica classica collaborando con numerose orchestre da camera, sinfoniche e liriche, e contemporaneamente insegna violino e teoria musicale presso l’Accademia di Musica Moderna di Verona e
presso il Centro di Ricerca Musicale (Vr).
Nel 1984 fonda l’Ensemble Ziryab, gruppo musicale che, riunendo prestigiosi musicisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo, tra gli anni Ottanta e Novanta ha suscitato grandi consensi nell’ambito dei più prestigiosi festival di World Music, sia in Italia sia nel resto d’Europa. Numerose le sue collaborazioni nella realizzazione di musiche sia teatrali che cinematografiche, quali Federico II di e con Giorgio Albertazzi, Il Viaggio di Mirnah, Il Castello Variopinto e Aladino di e con Michel Poletti.
Nel 1992 collabora alla realizzazione della colonna sonora del film Uova di Garofano di Silvano Agosti, presentato alla Biennale di Venezia. Da ricordare anche la colonna sonora del film Nikebe di Chalier Owens.
Come direttore e violinista dell’Orchestra Arabo-Andalusa di Tangeri ha pubblicato il CD Incontro a Tangeri.
Quadri musicali tra cultura araba, cristiana ed ebraica, con la presentazione di Tahar Ben Jelloun. Dal 1996 al 1998 è direttore artistico del Festival Musica delle Radici (Nogara, Vr). Nel 1997 e nel 1999 ha curato la redazione di due saggi sulla musica arabo-andalusa per il Festival Di Nuovo Musica (Reggio Emilia). Nel 1998 collabora alla realizzazione dello spettacolo “Al Kamar” del pianista e compositore A. Breschi, realizzando e pubblicando anche un CD dall’omonimo titolo, presentato a Parigi presso l’Istituto del Mondo Arabo e nei teatri La Cigale (special guest Manu di Bango) e Cirque d’Hiver, proseguendo il tour per la Svizzera, Italia, Spagna, Irlanda, e Francia.
Dal 2004 è direttore artistico di Ziryàb, Associazione culturale per lo studio e la promozione della musica del Mediterraneo. Con la Jamal Ouassini Ensemble, fondata nel 1999, realizza il CD Al Kafila (la Carovana), in coproduzione con Toscana Music Pool e Fabbrica Europa. Con Jamal Ouassini Ensemble partecipa al Taranta Power Festival, ospite nel progetto “Che il Mediterraneo Sia” di e con Eugenio Bennato.
Con il pianista e compositore Antonio Breschi collabora alla realizzazione dello spettacolo Al Kamar pubblicando un cd dall’omonimo titolo e presentato a Parigi presso l’Istituto del Mondo Arabo e nei teatri la Cigale (ospite Manu di Bango) e Cirque d’Hiver, proseguendo il tour in Svizzera, Italia, Spagna, Irlanda e Francia.
Fra le produzioni più degne di nota si ricordano: lo spettacolo Shir Del Essalem in collaborazioni con Moni Ovadia; lo spettacolo di musica e danza Al Kazar, con la collaborazione di artisti provenienti da Marocco, Spagna, Italia e Grecia, rappresentato in prima esecuzione al teatro Valli di Reggio Emilia e pubblicato in DVD; lo spettacolo L’ayali l’kamar con l’Ensemble “Encuentros” presentato presso il Teatro Grande di Pompei; l’evento speciale per il Festival della letteratura di Mantova, con la partecipazione dello scrittore Tahar Ben Jelloun, ripreso da RAI NEWS.
Con la “Tangeri Café Orchestra”, realizza le musiche per la pubblicazione del Cd Tingitana, partecipa al Concerto Euro-mediterraneo per il Dialogo tra le Culture presso il Teatro San Carlo di Napoli, e su invito della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro presenta presso il Tempio di Paestum un progetto multimediale basato su video, musica, danza e poesia intitolato Il Mare Negli Occhi.
Su invito del Teatro Auditorium Manzoni di Bologna è chiamato a dirigere “Etno Jazz Pan Orchestra”, orchestra formata da 25 artisti provenienti da 9 paesi differenti, suscitando un grande successo di pubblico e della stampa.
Collabora con Franco Battiato in qualità di violinista, autore e arrangiatore di alcuni brani per lo spettacolo Diwan. L’essenza del reale seguito da un’importante tournée nazionale.
È invitato come violinista presso i Giardini del Vaticano per l’incontro Invocazione per la Pace, voluto da Papa Bergoglio.

Franco Minelli
Chitarrista, suonatore di ud e bouzouky autore, compositore, arrangiatore e direttore artistico, raggiunge la maturità artistica con l’Orchestra Bailam di cui è il fondatore.
“Mamma li Turchi” (1991 Sud-Nord Crocevia), è il primo album e ne firma tutti i brani portando la formazione a esibirsi in tutta Italia e in Francia. Nello stesso anno studia a Tunisi con il maestro di oud Kamal Farjani e direttore dell’Institute Superieur de Musique Collabora con l’eclettico Gianni Briano “Mr. Puma” componendo per il suo primo Album, il brano “Sgumurrio”.
Nel 1997 partecipa con l’Orchestra Bailam alla trasmissione “Laboratorio 5”. E’ autore dello spettacolo etnocomico “Bailambaradam” insieme all’Orchestra Bailam. Cura le musiche e l’immagine dell’Orchestra Bailam nel film “Tandem” di Lucio Pellegrini con Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri. Nel 1999 studia ad Atene con il maestro di bouzouky Fotis avvicinandosi alla musica rebetika. Dal 2000 comincia una lunga collaborazione, insieme all’Orchestra Bailam, con l’ideatrice e organizzatrice del “Festival Suq” Carla Peirolero, e con lei partecipa alla direzione musicale e alla stesura degli diversi spettacoli teatrali che saranno presentati in Russia e in Crimea, tra questi: “Butterfly Bazar“ (2000), “Moka Cabaret” (2002), “Il mare negli occhi” (2005). Continua le collaborazioni teatrali e nel 2001 interpreta un vecchio suonatore di oud nello spettacolo “La terrazza proibita” (2001) di Consuelo Barillari. Nel 2007 compone la colonna sonora del “Festival Suq”, “Ya salam” cantata da Roberta Alloisio, e con la Compagnia del Suq collabora e partecipa agli spettacoli: “Gli stranieri portano fortuna” (2007) e “Gulliver” (2008).
È il direttore artistico autore ed arrangiatore di tutti gli album dell’Orchestra Bailam: “Mamma li turchi” (Sud-Nord crocevia 1991),“Bailamme” (World Music 2001), “Non occidentalizzarti” (Felmay 2006), “Lengua Serpentina” con Roberta Alloisio (CNI 2007),
“Harem Bailam” (Felmay 2009), “Galata” (Felmay 2013), “Taverne, Cafè aman e Tekès” (Felmay 2016), “Trallalero Levantìn” (Felmay 2019). Insieme ad Alessandra Ravizza è l’autore della piece teatrale “La Señora”. E’ il direttore artistico ed arrangiatore delle musiche dello spettacolo “La Señora” con la Compagnia del Suq e Carla Peirolero, per la regia di Enrico Campanati. Dal 2017 frequenta masterclass di Ud turco con il maestro Yurdal Tokcan.


Alessandra Ravizza
Alessandra Ravizza è una cantautrice e cantante genovese che porta avanti da diversi anni un percorso di ricerca legato al canto, alla scrittura e alle lingue. Si è laureata con lode in arabo e francese all’interno del corso triennale di Comunicazione Interculturale della Facoltà di Lingue di Genova con una tesi sulla musica arabo-andalusa e ha conseguito la laurea con lode in “Lingue e Culture per la Comunicazione e Cooperazione Internazionale” presso l’Università Statale di Milano con una tesi intitolata “Diwan saghir: canzoni italiane per il pubblico arabofono”.
Attualmente è docente di francese nelle due carceri genovesi nelle quali sperimenta con i suoi studenti e le sue studentesse un metodo didattico basato anche sull’ascolto, l’analisi e la composizione di canzoni.
Nel 2006 inizia la sua carriere musicale in qualità di cantante e coordinatrice artistica della Banda di Piazza Caricamento: orchestra interculturale genovese con un’intensa attività concertistica tra Italia, Francia e Bosnia, realtà vincitrice del premio MultiKulti di Amnesty International come miglior progetto musicale interculturale italiano dell’anno 2007/2008.
Nel 2007 fonda con il chitarrista Andrea Megliola i Rebis: progetto musicale alla ricerca di possibili “ponti emotivi” tra le sponde del Mediterraneo. Nel 2011 i Rebis curano per la casa editrice milanese “A Oriente!” la colonna sonora della favola bilingue arabo-italiano “La goccia d’olio”, cantata in quattro lingue (italiano, arabo, greco e turco). I loro primi due dischi, “Naufragati nel deserto” (Primigenia, 2012) e “Qui” (Primigenia, 2016), li conducono in numerosi festival tra Italia, Tunisia, Francia, Portogallo e Cina e le loro canzoni (composte in italiano, arabo e francese) vincono diversi premi: Premio Suonatore Jones, miglior testo al Premio Andrea Parodi, premio del Festival della Musica Alternativa di Biserta (Tunisia), Premio Lineatrad “per aver saputo rinnovare la tradizione cantautorale genovese, uscendo dagli schemi classici per una proposta di solare bellezza mediterranea”.
Nel 2014 interpreta le parole del mistico persiano Jalāl al-Dīn Muhammad Rūmī nel disco “Missive Archetipe” del compositore Edmondo Romano e segue il tour estivo del gruppo italo-senegalese Kora Beat.
Nel 2015 collabora con il compositore Rolando Marchesini in qualità di autrice e interprete dei testi in arabo classico della colonna sonora del pluripremiato film “My name is Adil” (Imagine Factory, 2016): autobiografia in cinema del regista marocchino Adil Azzab, patrocinato da Amnesty International ed Emergency e premiato in diversi festival tra Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Libano, Egitto, Marocco e Messico.
Nel 2016 registra le voci femminili dell’ultimo disco e concerto dell’Orchestra Bailam intitolato “Taverne, Cafè aman e Tekès” (Felmay, 2016).
Nel 2017 pubblica per Aut Aut Edizioni il libro “Il maestro di Gaza” scritto a quattro mani con il giovane professore di storia e geografia Ramy Balawi. Il libro ripercorre le vicende del popolo palestinese attraverso i racconti di Ramy e dei suoi studenti, dando al pubblico la possibilità di calarsi in una storia di “ordinaria” vita palestinese e di apprendere cosa voglia dire vivere in un paese sotto occupazione e su come ciò influenzi ogni aspetto della vita dei civili, anche quelli più quotidiani come andare a scuola.
Nel 2019 collabora con Pivio e Aldo De Scalzi (David di Donatello 2018) in qualità di autrice del testo del brano “Asmeret dance” per la colonna sonora de “L’ispettore Coliandro” (Produzione Rai).
Nell’inverno del 2019 propone al polistrumentista Franco Minelli lo studio di alcuni brani sefarditi per ricercare nella musica un legame con sua bisnonna Ester Restellini e sua trisnonna Pierina Jachia: donne ebree dal grande fervore politico, attiviste pacifiste, socialiste e femministe. Da questa ricerca condivisa nasce l’idea dello spettacolo “La Señora” prodotto dalla Compagnia del Suq e andato in scena per la prima volta al Suq Festival 2022.
Nel 2022 presenta al Festival Andersen il nuovo progetto “Stejma: ninne nanne, canti alla luna e alle stelle” con la pianista e polistrumentista slovena Tina Omerzo: un concerto in tredici lingue che raccoglie ninne nanne da diversi paesi del mondo.
Dopo esser diventata madre, inizia a collaborare con l’associazione “La Culla Musicale” all’interno di percorsi di musicoterapia prenatale con le gestanti in gravidanza a rischio dell’ospedale Gaslini di Genova, con le famiglie in attesa seguite dalla Casa Maternità Le Maree di Genova e in percorsi online dedicati alle famiglie italofone che vivono all’estero.

Angela Zapolla
Violinista, violista, professore d’orchestra e musicoterapista.
Vincitrice di concorsi nazionali collabora regolarmente con direttori di fama internazionale.
Si esibisce in formazioni cameristiche in tours italiani ed europei (Inghilterra, Belgio, Olanda, Germania, Francia) riscuotendo successi di pubblico e di critica. Ha registrato per Mediaset, RAI, per la Radio Nazionale Gallese, per TELE+3, Sky. È stata invitata a Radio Italia solo musica italiana, Radio CrossOver, Radio Tempo Dispari (radio web), Radio Savona Sound, Radio Babboleo.
Tra dicembre e febbraio 2024 effettua una tournée cinese, di 27 date, con la Lake Como Orchestra.
Al suo attivo ha collaborazioni con Renga, Omar Pedrini, Il Volo, i Pooh, i Baustelle , Bocelli, Mario Biondi, Eugenio Finardi, Perturbazioni, Statuto, Franco Fasano, Dario Baldan Bembo, Jerry Calà, Gio’ di Tonno , Raphael Gualazzi.
Per la Tv ha partecipato alla produzione “Cuore matto”, con Gigi Proietti, per la regia di Luca Manfredi: fiction di punta su RAI1, in onda nell’autunno del 2014. È stata inoltre ospite alla trasmissione “Estate in diretta” per il compleanno di Jerry Calà, alla Capannina di Forte dei Marmi e a numerose puntate di Tambur Battente (canale 58 SKY).
Si occupa della organizzazione e promozione di eventi dal 1990.

Dal 2015 si occupa di teatro-musica con i suoi spettacoli “La cattiva strada” (portato in tour per un anno), “Fioridelmale” (2017) e “D’istanti” (2021). Dal 2017 lavora con il Festival Internazionale Teatro Romano di Volterra e dal 2018 collabora con Art Commision a “Segrete tracce di Memoria, artisti alleati in memoria della Shoah”. Ha pubblicato due singoli con l’etichetta RNC con lo pseudonimo ATPCALL.
Nel 2021 pubblica con Haisha Music Production il live del suo lavoro sui 6 Tanghi-Etüdes per Vìolino solo di Piazzolla. È Prima
Parte in diversi ensemble: Orchestra ritmo-sinfonica Università del Piemonte Orientale, CSO (CineSymphony Orchestra), BSO
(Bordighera Symphony Orchestra) e GOA (Giovane Orchestra Arenzano).
Laureata in Scienze della Formazione Primaria è attualmente docente di ruolo presso l’Istituto Comprensivo Bogliasco (Ge).
Marika Pellegrini.
Ha studiato e praticato percussioni afro-cubane e brasiliane con i musicisti Corrado Sezzi e Gilson Silveira, approfondendo la musica tradizionale afro-cubana con il gruppo musicale Abbilona (Cuba) e nella scuola di musica Ignacio Cervantes a La Havana, Cuba.
Si è avvicinata allo studio delle percussioni flamenche e mediorientali con il percussionista Marco Fadda e negli ultimi anni si è dedicata allo studio della canzone africana con la musicista Anita Daulne (Zap Mama).
Ha studiato il metodo Funzionale della Voce con il maestro Farinella volto a tradurre in pratica le più recenti scoperte della ricerca sul canto e sugli strumenti attraverso l’uso della Fisiologia Applicata alla prestazione artistica.
Insegna percussioni nelle scuole primarie e gestisce seminari di animazione musicale, canto e percussioni in collaborazione con alcuni festival musicali italiani (Percfest, Classica Aosta, Percorsi Acustici).
Dal 2007 collabora con l’Associazione Musicale Tamtando e prende parte, con i musicisti griots Kassum e Samana Diarra, al Progetto Anikè che nasce nel 2006 dall’incontro tra musicisti italiani e i musicisti del quartiere Secteur 22 della città Bobo Dioulasso (capitale culturale del Burkina Faso).
Ha lavorato inoltre con importanti nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, tra questi : Mitoka Samba, Echo Art, Franca Aimone, Abbilona, Marco Fadda, Armando Corsi, Augusto Forin, Marco Cambri, Bandaneo Especial, Orchestra
Bailam, Tamtando, Gilson Silveira percussion ensemble, Flam&tap.
Le percussioni e la voce di Marika Pellegrini figurano in diversi dischi come ad esempio: “A curpi de pria” di Marco Cambri (Italia, 2002), “Rumba de mi barrio” con Los Chinitos (Cuba, 2003), “Buena Suerte” di Armando Corsi (Italia, 2004), “Bandaneo & Friends,
Bandaneo Speciale” (Italia, 2005), “Harem Bailam” dell’Orchestra Bailam (2009) e “Africa accono” dell’Orchestranikè (2009, Italia/Burkina Faso).

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