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Traverso (Siap) contro Comune e PL per la campagna anti truffe finanziata dal ministero dell’Interno. Giurato: «Il nostro operato? Chiedete ai genovesi»

Il segretario del sindacato di PS ha criticato la campagna informativa del Comune contro le truffe agli anziani finanziata (e, quindi, condivisa) dallo stesso Ministero a cui fa riferimento la stessa Polizia di Stato: «Arriveranno ulteriori carichi di lavoro per i poliziotti». Un altro tassello della polemica che da anni il Siap porta avanti contro Comune e Polizia locale. Il comandante della PL in commissione a Tursi: «Chiedetelo ai cittadini del centro storico e di molti altri quartieri se sarebbero contenti se andassimo via noi e non facessimo più quello che stiamo facendo»

La campagna del Comune punta a informare i cittadini, soprattutto gli anziani. Pubblicizza una guida informativa che punta anche a chiarire quali sono i pericoli delle truffe tradizionali e di quelle online. Pubblicizza il numero verde antitruffa della Polizia Locale 800 394 839, al quale si possono ottenere informazioni. «Se invece ti senti in pericolo, hai paura per la tua incolumità ed hai bisogno di un intervento immediato – recita la campagna – chiama il Numero Unico di Emergenza 112». Insomma, è chiaro che non c’è l’intento di monopolizzare gli interventi e le eventuali denunce, tanto che si fa riferimento direttamente al 112, che poi smista gli interventi secondo disponibilità a Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale.

L’intento è condiviso del ministero dell’Interno, a cui la Polizia di Stato (ambito sindacale del Siap) fa diretto riferimento, mentre i Carabinieri fanno riferimento al ministero della Difesa. Insomma, il governo non solo ha condiviso, ma ha anche cofinanziato l’iniziativa del Comune di Genova.

Però Roberto Traverso, segretario del Siap, autore di ripetute polemiche nei confronti di Tursi e della Polizia Locale, non attacca il “suo” ministero (che pure ha un ruolo primario nella campagna), ma solo il Comune.

Sotto: il post di Traverso.

Traverso scrive, dunque, di essere preoccupato per il carico di lavoro che a suo parere ricadrebbe sulla Polizia di Stato a causa della campagna informativa di Comune e ministero dell’Interno e non entra nel merito del problema delle sempre più ricorrenti truffe agli anziani.

Al di là dell’eterno confronto squisitamente politico, che dura dal 2017, tra Traverso e l’amministrazione Bucci, a seguito del nuovo affondo del sindacalista di Polizia di Stato, il comandante della Polizia locale, in commissione a Palazzo Tursi, ha voluto chiarire ai consiglieri comunali la situazione e spiegando la collaborazione con le forze dell’ordine in sede di Tavolo per l’ordine e la sicurezza in Prefettura e nell’operatività quotidiana.

Sotto: la trasposizione letterale di quanto detto da Gianluca Giurato in commissione

Sovrapposizione alla Polizia di Stato? Certo, tutto può essere interpretato come vogliamo. Può essere una sovrapposizione o, banalmente, può essere una risorsa aggiunta alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza per garantire una maggiore sicurezza. Io la vedo in questo modo. Ognuno la vede come vuole.


Dire che siamo una “sovrapposizione”, no, non è condivisibile. Peraltro, sono proprio contento che sia uscita fuori questo argomento (rilanciato in aula dal capogruppo Pd Simone D’Angelo n. d. r.), il presunto contrasto con la polizia di Stato. Ma dove l’avete letto? Perché un sindacalista e uno solo, il bello è quello, uno solo (Traverso n. d. r.) scrive, e solo lui, che non ci coordineremmo e che saremmo in contrasto. Se lui lo dice, quella diventa una verità? Assolutamente no. Peraltro il sindacalista scrive sempre le stesse identiche cose, non ha neanche l’accortezza di cambiare un po’ l’argomento. Il signor Traverso ha questa idea che io rispetto e che non condivido, ma il signor Traverso non è il mio referente. Il signor Traverso è un rappresentante sindacale che per me è zero, non in termini di persona ovviamente, in termini di referenza (Il sindacato Siap non tutela gli operatori di Polizia locale o i dipendenti comunali, ma solo quelli di Polizia di Stato e non è, quindi, interlocutore del Comando n. d. r.)-. Lui per me è nessuno. I miei referenti sono il signor Prefetto, il signor Questore, il signor Comandante Provinciale dei Carabinieri, il signor Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il signor Procuratore della Repubblica. Questi sono i miei referenti con i quali mi devo confrontare, non col signor Traverso. Ebbene, questi signori che ho citato prima, che sono i miei referenti, dicono tutt’altro. Dicono e sostengono in ogni sede, ad esempio l’ultima volta in cui il ministro dell’Interno è venuto a Genova, che grazie a un perfetto coordinamento nel comune di Genova, tra Polizia Locale e Forze di Polizia dello Stato, c’è una perfetta armonia. Andiamo perfettamente d’accordo, risolviamo i problemi complessi che vanno risolti e che vi assicuro non appaiono perché molti problemi non possono apparire. Non posso io dirvi che ho un’indagine in corso insieme all’una o all’altra forza. Vedrete dei risultati, spero molto a breve, e vedrete quanto coordinamento c’è stato e che risultati portiamo a casa, ma molte cose non vi potranno mai essere dette, banalmente perché sono coperte dal segreto dell’indagine. Ma io vi assicuro che gli attori istituzionali veri, e non il signor Traverso – che, ripeto, non è un mio referente – per me vale zero. Dice delle cose che non stanno né in cielo né in terra perché ci coordiniamo in maniera perfetta. Siamo l’unico Comune in Italia dove si sta attuando ormai da anni, per volontà dell’Amministrazione, un servizio di controllo del territorio dove la Polizia locale è inserita assieme alle forze di polizia dello Stato, nel centro storico. Noi ci coordiniamo con loro, abbiamo diviso le zone e ci alterniamo, ed è l’unico caso in Italia.
La polemica che c’è stata sulle truffe ai danni degli anziani: noi abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione a favore degli anziani per evitare che questi cadano vittima di truffa. Secondo il signor Traverso, e guardate quant’è pazzesca la posizione di questo uomo… lui pretenderebbe che si mettesse, praticamente, la sabbia sotto il tappeto. Cioè, non dovremmo far emergere il problema, dovremmo nasconderlo, anzi dobbiamo contrastare la denuncia, perché altrimenti si gravano le forze di polizia dello Stato di maggiore lavoro.
Ma vi rendete conto che cosa grave ha detto quest’uomo? Cioè: noi dovremmo nascondere un fenomeno così grave per non gravare di lavoro le forze di polizia dello Stato? Cioè noi dobbiamo evitare che le persone si possano tutelare e difendere da questo fenomeno? Perché altrimenti graveremmo di lavoro le forze di polizia dello Stato?
È follia, è follia. Ma aggiungo questo: ha detto una sciocchezza, perché non è affatto vero che non avendo noi il rapporto diretto con lo SDI (il Sistema Informativo Interforze a cui solo le forze dell’ordine possono accedere n. d. r.) non possiamo svolgere indagini sulle truffe e i danni agli anziani. Secondo voi, le indagini si fanno solo se si ha a disposizione lo SDI? Abbiamo portato i dati dell’attività operativa: l’anno scorso noi abbiamo arrestato, e parliamo solo degli arresti (non delle denunce, che sono molte di più n. d. r), quasi 250 persone per droga, per rapina eccetera eccetera. Secondo voi come l’abbiamo fatto? Mi sembra che il non accesso diretto allo SDI non ci sia stato di ostacolo tale da impedirci di svolgere l’attività di polizia giudiziaria. A parte che noi allo SDI ci arriviamo tramite i Carabinieri, tramite la Guardia di Finanza e anche tramite la Polizia di Stato, perché in certi casi chiediamo e ci viene dato quando ci serve. Quindi è una sciocchezza pure quella che non avremmo il contatto con lo SDI. Quando ci servono dati e chiediamo alle forze di polizia dello Stato, perché collaborano con noi, ci danno l’accesso nei limiti ovviamente di quelli che sono i compiti istituzionali. Ma dove sta scritto che non si possono perseguire le truffe se non abbiamo l’accesso allo SDI? Sciocchezza immane. E solamente perché il signor Traverso, unico in tutto il territorio di Genova, dice che non c’è coordinamento, non dovremmo fare?
In realtà mi pare più una posizione politica che istituzionale o tecnica, la sua. Si dà ragione a quest’uomo? No, quest’uomo ha totalmente torto. Un’altra cosa: è stato detto, sempre dal consigliere D’Angelo, che abbiamo perso la sicurezza stradale. Non è vero, l’abbiamo migliorata, i numeri ci danno ragione, sono diminuiti gli incidenti mortali, sono diminuiti gli incidenti conferiti e sono aumentate le sanzioni che contrastano i fenomeni, cioè i comportamenti più pericolosi. Non è vero che abbiamo perso la sicurezza stradale: abbiamo curato anche quella, la sicurezza stradale è stata curata in maniera adeguata. E poi infine, cosa un po’ grave anche questa che è stata affermata, ha detto che la sicurezza è patrimonio delle altre forze di Polizia. Chiedetelo ai cittadini del centro storico se la pensano in questo modo.
Chiedetelo ai cittadini di molti altri quartieri. Chiedete a loro se sarebbe contenti se andassimo via noi e non facessimo più quello che stiamo facendo, se sarebbero contenti. Chiedetelo a loro, non chiedetelo a me. Vi assicuro che la risposta è tutt’altra rispetto a quella di Traverso.
Noi ci mettiamo in discussione, facciamo dei controlli e dei monitoraggi anonimi e fatti da soggetti terzi per verificare se siamo efficaci e se i cittadini sono soddisfatti di quello che facciamo e, purtroppo per chi la pensa diversamente, il feedback che ci torna è estremamente positivo.

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