Ambiente sport 

Campionato mondiale di plogging, raccolti a Genova 3mila chili di rifiuti

In media sono stati raccolti 2,2 kg di rifiuti ogni chilometro percorso, infatti gli atleti nel loro insieme hanno percorso 1.318 km di sentieri e strade nelle 6 ore di gara. Vince Paolo Austoni, con i suoi 37,56 km e 3.944 m di dislivello. Tra le donne, prima Lara Maiolo

Plogging: cosa è
Consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all’aria aperta.

Con la premiazione dei migliori plogger del mondo si è conclusa al Porto Antico di Genova la terza edizione del Campionato Mondiale di Plogging, la corsa raccogliendo i rifiuti abbandonati. Oltre 80 atleti e atlete da 16 Paesi si sono sfidati lungo i sentieri del Parco delle Mura, correndo e ripulendo un angolo suggestivo di montagna a poche centinaia di metri dal mare.

Durante la cerimonia di apertura hanno sfilato, oltre l’Italia, anche le bandiere di Algeria, Argentina, Francia, Ghana, Giappone, Grecia, Messico, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Senegal, Serbia, Spagna, Svezia e Uruguay, Paesi degnamente rappresentati da atlete e atleti provenienti da 4 continenti. Correndo tra i sentieri del capoluogo ligure, i partecipanti hanno realizzato tutti insieme una grande impresa. Genova, Capitale Europea dello Sport 2024, è stata per un fine settimana la capitale mondiale del plogging, unendo il sano divertimento alla sensibilizzazione.

Il valore sociale e ambientale di questa manifestazione viene ben dimostrata dall’impatto concreto che ha permesso di generare.

Sono stati raccolti circa 3.000 kg di rifiuti abbandonati, di cui oltre 2.000 kg (il 71% del totale) sono stati differenziati e avviati al riciclo.

Sono invece quasi 6 milioni di grammi di CO2 non emessa in atmosfera grazie alla corretta separazione e avvio al riciclo dei rifiuti raccolti, in pratica le emissioni equivalenti di circa 60.000 km percorsi da un’auto o di 50 voli aerei Milano-Roma.

Durante la cerimonia di premiazione sono state svelate le classifiche finali della competizione e sono stati assegnati alcuni premi e menzioni speciali. I punteggi individuali sono stati calcolati sulla base di tre diversi parametri: la distanza percorsa, il dislivello positivo e la qualità e la quantità dei rifiuti raccolti, trasformati in CO2 equivalente non emessa in atmosfera.

«Anche quest’anno i runner hanno saputo stupirci, impegnandosi dal punto di vista atletico e ambientale in modo straordinario. È stata triplicata la quantità di rifiuti raccolti rispetto alla scorsa edizione – afferma Roberto Cavallo, direttore di gara – Ringraziamo per la straordinaria collaborazione il Comune di Genova e tutti i partner del territorio che ci hanno consentito di realizzare la manifestazione in un contesto per noi nuovo, dove abbiamo potuto sperimentare con successo e diffondere la pratica del plogging anche tra le vie del centro storico della città».

L’organizzazione del Campionato Mondiale ha ricevuto il convinto sostegno del sottosegretario Sen. Claudio Barbaro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Alla cerimonia di premiazione ha presenziato Domenico Repetto, direttore della comunicazione istituzionale, che ha sottolineato come «La tutela dell’ambiente e la promozione dell’attività fisica rappresentino un binomio di estrema rilevanza nel perseguimento degli obiettivi della transizione ecologica e per l’affermazione dei processi di economia circolare. In tal senso, la disciplina del plogging rappresenta un’eccellenza italiana da promuovere e sostenere».

I RISULTATI DELLE PREMIAZIONI

Il bergamasco Paolo Austoni, con i suoi 37,56 km e 3.944 m di dislivello, è il vincitore della classifica atletica maschile, mentre è stata la cuneese Lara Maiolo a distinguersi tra le atlete, con 25,25 km e 1.893 m di dislivello.

Dall’Andalusia, sul gradino più alto del podio maschile, il Campione Mondiale di Plogging 2023 è Manuel Jesús Ortega García con 368.328 punti. Un altro andaluso al secondo posto, José Luis Lamela con 256.707 punti, mentre il terzo posto è del varesotto Giovanni Porro con 250.931 punti complessivi.

Tra le donne, riconquista il titolo di Campionessa Mondiale di plogging la toscana Elena Canuto, con 115.409 punti complessivi, vincitrice della prima edizione. Al secondo posto, la messinese Maria Grazia Celi, con 110.657 punti, al terzo la spagnola Vanesa Perea Mediavilla, che ha ottenuto 98.521 punti.

Tutti gli atleti e le atlete saliti sul podio hanno ricevuto medaglie speciali, pezzi unici realizzati dall’architetto e artista Andrea Sarzi Braga e creati recuperando RAEE e rifiuti elettronici. Due premi speciali sono inoltre stati assegnati al serbo Miloš Stanojević per aver raccolto il maggior quantitativo di RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche e Elettroniche) e al toscano Tommaso Barbi per il maggior numero di pile, batterie e accumulatori.

Si aggiudicano il premio fair play la svedese Ellinor Härlin e l’italiana Silvia Ines Canavero, mentre il premio paralimpico è stato assegnato a Lino Cianciotto.

La cerimonia di chiusura del Campionato, presentata da Michele Corti e Roberto Giordano, si è svolta al termine dell’edizione pilota dell’urban plogging, in collaborazione con l’energy partner AXPO – competizione avvenuta nel centro storico, nei dintorni di Porto Antico, che ha permesso di recuperare oltre 258 kg di rifiuti. Sul palco per le premiazioni si sono alternati molti degli organizzatori e dei protagonisti della manifestazione, tra cui il dirigente del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Domenico Repetto, il presidente di AMIU Genova Giovan Battista Raggi, il direttore di gara Roberto Cavallo, l’inventore del termine Plogging Erik Ahlström.

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