Dramma della solitudine a Ca’ Nuova: povero e malato, minaccia il suicidio e chiede aiuto ai vicini

I soldi che non bastano nemmeno per le più basiche esigenze e un problema psicologico che lo fa vivere in un suo personale incubo. Poi, a peggiorare le cose, l’emarginazione che in questi mesi caldi fa sentire più pesanti i suoi effetti, in una zona dove persino comperare un chilo di frutta vicino a casa è impossibile. Il sessantenne è giunto all’esasperazione. Per fortuna si è rivolto a una condomina del suo palazzo


L’allarme è scattato intorno alle 17:30 in quella zona di palazzoni di edilizia popolare alle spalle del casello autostradale di Pra’, Una volta venivano chiamati “quartieri satellite, un modo “elegante” per dire che lì non ci sono servizi, non ci sono negozi, non c’è un bar dove fare due chiacchiere con la gente della zona. Nella via dove il sessantenne abita non passa nemmeno il bus e chi non ha un mezzo proprio, se vuole tornare a casa, una volta sceso dal bus della linea 1 in via Pra’, all’altezza di Villa De Mari, deve farsi quasi un chilometro in salita. Per una persona sola e con qualche problema psicologico tutto questo vuole dire isolamento totale. Fatta eccezione, per fortuna, per qualche vicino di buona volontà.

Sul posto è arrivata la Polizia locale del 7º distretto, quello dell’estremo ponente della città. Verificata la situazione, gli agenti hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza, quella della Misericordia Ponente Soccorso inviata dal 118. Vicina, militi e operatori della polizia locale hanno convinto il sessantenne a farsi portare al pronto soccorso dell’Ospedale Villa Scassi per una visita psicologica.
I problemi dell’uomo, purtroppo, non finiscono qui. Affrontare l’incubo della malattia mentale non è facile nemmeno per chi ha famiglia, ma per chi è solo e vive nell’indigenza in un quartiere dormitorio i problemi diventano giganteschi.
In copertina: foto di repertorio
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