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Sulla Rotta del Corallo, traversata storica in barca a vela tra Pegli, Tabarca, Calasetta e Carloforte

Partirà da Pegli con destinazione l’isola tunisina di Tabarca. Poi il rientro alla base che avverrà passando per le isole sarde di San Pietro e Sant’Antioco. Nel weekend intrattenimento al “Tabarca Village”. Servizio Navebus da Pegli per raggiungere l’Ocean Live Park

Una traversata in barca a vela di circa 1000 miglia nautiche tra Pegli, Tabarca, Calasetta e Carloforte, per rievocare l’antico tragitto che portò alcune centinaia di commercianti e pescatori pegliesi, nel 1541, sotto la guida della famiglia Lomellini, a colonizzare l’isola tunisina di Tabarca per la raccolta e la commercializzazione del corallo rosso. Ma anche una grande occasione per riaffermare e rinsaldare il legame culturale e identitario tra i territori di Genova, Sardegna, Spagna e Tunisia, uniti ancora oggi, a distanza di alcuni secoli, da un patrimonio comune di storia, lingua, usi e costumi, che sarà valorizzato anche attraverso una due giorni di eventi e attività in piazza.

La regata, organizzata dalla Compagnia Genovese d’Oltremare in collaborazione con la rete AGW – Ambasciatori di Genova nel Mondo, oltre che evento collaterale di The Ocean Race Genova The Grand Finale, è stata presentata all’Ocean Live Park del Waterfront di Levante, vedrà la partenza di 7 equipaggi e ripercorrerà le rotte seguite in origine dai pescatori pegliesi e, successivamente, dai loro discendenti diventati tabarchini.

Numerosi gli enti patrocinatori: Comune di Genova, Regione Liguria, Fondazione Accademia Navale Mercantile, Istituto Idrografico della Marina, Università di Genova, Ambasciata d’Italia a Tunisi, Consolato della Tunisia a Genova, Ministero del Turismo della Tunisia e Consolato generale del Principato di Monaco a Genova e in Liguria.

«Lo sport, nella sua dimensione competitiva ma anche e soprattutto in quella amatoriale, aiuta non solo a superare le barriere culturali e sociali, ma unisce letteralmente i popoli in uno stretto abbraccio di fratellanza, integrazione e amicizia – dichiara l’assessore comunale allo sport Alessandra Bianchi – La regata “Sulla Rotta del Corallo” risponde esattamente a questa missione, mettendo in connessione Genova con il Mar Mediterraneo e il suo illustre passato di Repubblica capace di fondare, in tutto il mondo allora conosciuto, colonie che a distanza di secoli continuano a mantenere un rapporto fortissimo con la nostra città. Eventi come quello organizzato dalla Compagnia Genovese d’Oltremare vedono la pratica sportiva, in questo caso la vela, svolgere un ruolo importante nel rafforzare il legame tra Genova e territori lontani geograficamente ma vicini per affinità storica, linguistica e culturale».

«Nell’ambito delle attività della seconda edizione della traversata “Sulla Rotta del Corallo” – spiega l’assessore comunale ai Centri Storici e alle manutenzioni Mauro Avvenente – l’assessorato alle manutenzioni ha promosso una riqualificazione delle zone più caratteristiche del centro storico di Pegli: piazza Tabarca, via Carloforte, piazzetta San Pietro, tutte dedicate alle località afferenti all’epopea tabarchina. Sono state realizzate diverse opere di riqualificazione quali le ringhiere presenti da via Pegli a piazza Tabarca, il sottopasso che conduce all’arenile e diversi muri. In particolare, sul muro di piazza Tabarca, sarà realizzato un murales raffigurante barche di pescatori pegliesi e, sullo sfondo, l’isola di Tabarca. Il contesto ideale, dal punto di vista storico, architettonico e artistico, per ospitare gli eventi del Tabarca Village che vedranno anche la mobilitazione delle associazioni di Pegli, del Civ Riviera di Pegli e della Pro Loco Pegli».

«Uno degli scopi statutari della Compagnia Genovese d’Oltremare, cioè quello di far conoscere al pubblico la Grande Genova d’Oltremare attraverso la realizzazione di grandi eventi, è stato raggiunto grazie alla Traversata storica “Sulla Rotta del Corallo”, seconda edizione che partirà domenica da Pegli – spiega il presidente della Compagnia Genovese d’Oltremare Enrico Ottonello Lomellini di Tabarca, ideatore e coordinatore del progetto – Un evento collaterale di Ocean Race che vedrà la Compagnia Genovese d’Oltremare, in collaborazione con gli Ambasciatori di Genova nel Mondo, protagonista nel Mediterraneo con una flottiglia di ben sette barche a vela che raggiungeranno l’antico possedimento genovese di Tabarca, in Tunisia, passando al ritorno per Calasetta e Carloforte, dove ancora vivono e prosperano i discendenti di quell’antica comunità genovese sorta nel 1541 e dove saranno riservati agli equipaggi comitati d’accoglienza. Genova, quindi, è stata nuovamente in grado di mettere in mare una propria flotta con una propria bandiera per ricongiungere i propri territori d’oltremare».

PEGLI IN FESTA CON IL “TABARCA VILLAGE”, SABATO 1 E DOMENICA 2 LUGLIO

A testimonianza del legame esistente tra Pegli e le sue vecchie colonie, nel weekend dell’1 e 2 luglio proprio il quartiere ponentino si vestirà a festa con l’allestimento del Tabarca Village: una due giorni di eventi e manifestazioni sportivo-culturali – organizzata da Comune di Genova, Municipio VII Ponente, Civ Riviera Pegli di Confcommercio Genova e Pro Loco Pegli – che si svolgeranno tra via Carloforte e piazzetta Tabarca, cuore urbanistico del borgo di Pegli che, per l’occasione, è stato oggetto di alcuni interventi di recupero conservativo che faranno da cornice alla manifestazione, tra cui uno splendido murales, sul muro di piazzetta Tabarca, con protagonista un gruppo di pescatori pegliesi.

Con il servizio Navebus di Amt (info su https://theoceanracegenova.com/comearrivare1 e sul sito Amt Genova https://www.amt.genova.it/amt/ocean-race/come-arrivare) sarà possibile raggiungere l’Ocean Live Park da Pegli.

Le attività del villaggio toccheranno storia, arte, gastronomia locale, musica, sport, sostenibilità ambientale.

In via Carloforte si esporranno alcune eccellenze pegliesi di artigianato artistico e gastronomico: i laboratori di ceramica, le focaccerie e la farina del Molino di San Carlo di Cese, l’ultimo mulino rimasto nella Val Varenna. Ma anche la ricerca di vini e di liquori locali che potranno essere apprezzati durante gli aperitivi che accompagneranno l’inaugurazione del nuovo murales in piazzetta Tabarca e i momenti successivi alla partenza delle imbarcazioni. Si è cercato anche il coinvolgimento dei ristoranti che presenteranno dei menu legati ai territori pegliesi e tabarchini di Carloforte e Calasetta.

Al programma di iniziative artistiche e gastronomiche si aggiungono anche i giochi sulla spiaggia e in largo Calasetta per i bambini, oltre alla scuola di vela che farà da contorno alle barche partecipanti alla traversata, per una ricchissima rassegna di attività con la presenza di figuranti e musicisti che andranno a rallegrare le vie di Pegli. Tra loro anche lo storico gruppo musicale genovese dei Trilli e le loro chitarre che animeranno, sabato 1° luglio dalle ore 16, le “Serenate Tabarchine” per le strade di Pegli: ospite d’onore Gianni Repetto, presidente della Pro Loco Carloforte.

«Il nostro bellissimo territorio, che comprende gli antichi comuni di Pegli, Pra’ e Voltri, è vasto e ricco di storia, cultura, talenti e potenzialità, e il rapporto sempre forte tra Pegli e Carloforte, Calasetta e Tabarca ne è componente importante che coltiviamo con attenzione ed affetto – racconta il presidente del Municipio VII Ponente Guido Barbazza – Siamo pertanto lieti di contribuire proattivamente all’organizzazione di questo evento che unisce storia e tradizioni allo sport e all’amore per il mare al quale “noi di Ponente” siamo indissolubilmente legati, confidando che si traduca in un ulteriore componente per lo sviluppo delle attività turistiche ed economiche del Municipio. Ringrazio gli ideatori, gli organizzatori, i partecipanti, i sostenitori, il Comune di Genova, le associazioni, CIV Riviera Pegli e Pro Loco Pegli per consentirci questa fantastica navigazione “Sulla Rotta del Corallo”».

“SULLA ROTTA DEL CORALLO” TRA STORIA E SOSTENIBILITÀ

La traversata in barca a vela, su un percorso di circa 1000 miglia nautiche, avverrà su un arco di tempo variabile in funzione delle condizioni meteomarine e vedrà impegnati i partecipanti lungo tutto il tratto della costa orientale della Sardegna, con eventuali scali tecnici effettuati importi che hanno vissuto una storia di sovranità genovese, affinché si possa mantenere una certa congruenza storica con i fatti che fa rivivere, nel contesto di un evento sportivo internazionale ricchissimo di avventura umana.

Nel progetto sono state coinvolte le principali associazioni dei paesi tabarchini (Tabarca, Carloforte e Calasetta), ognuna delle quali avrà l’incarico di organizzare l’accoglienza in porto. “Sulla Rotta del Corallo” vede anche il coinvolgimento di tutti gli enti istituzionali delle comunità coinvolte (Regioni, Comuni, Municipalità), compresi alcuni enti stranieri tra cui il Consolato generale del Principato di Monaco a Genova e in Liguria.

Il sostegno all’iniziativa dato dal Consolato generale del Principato di Monaco a Genova e in Liguria è legato alla storia dei rapporti tra le famiglie Lomellini e Grimaldi, a cui appartiene il principe Alberto di Monaco. Infatti, nel 1541, Francesco Lomellini e Francesco Grimaldi ottennero congiuntamente la concessione allo sfruttamento esclusivo del corallo nell’isola di Tabarca, prima che i Grimaldi si ritirassero dalla società, nel 1570.

Da sottolineare la grande attenzione data dagli organizzatori al fondamentale tema della sostenibilità. Infatti, rispetto dell’ambiente e tutela dell’ecosistema marino saranno co-protagonisti di “Sulla rotta del corallo”, un evento ecosostenibile e identitario.

Sabato 1° luglio, per consolidare e rafforzare in maniera indissolubile i legami tra Pegli e le Comunità genovesi d’Oltremare, nel corso di un’apposita cerimonia alla quale parteciperanno le massime autorità istituzionali, sarà piantumato a Pegli “L’albero della Fratellanza”, un ulivo, simbolo di pace e unione tra i popoli. Altre tre piante di ulivo, portate da Pegli dalle imbarcazioni partecipanti alla traversata, saranno piantumate a Tabarca, Calasetta e Carloforte. Inoltre, le rispettive comunità doneranno agli equipaggi altre piante locali da riportare al ritorno a Pegli, per essere piantumate nel borgo ponentino in uno spazio appositamente dedicato che prenderà il nome di “Giardino della fratellanza”.

“Sulla Rotta del Corallo”, con le proprie imbarcazioni, è anche un’occasione importante per sostenere attivamente progetti scientifici internazionali che hanno, tra i molteplici obiettivi, una mappatura completa e il monitoraggio dei fondali marini. Una doppia finalità perfettamente sintonizzata con la mission di The Ocean Race, la più impegnativa regata velica attorno al mondo che, alla dimensione più propriamente agonistica, accompagna un forte impegno di sensibilizzazione sulla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.

La traversata non esaurirà la propria missione con il rientro a Genova. Tutto il materiale audiovisivo prodotto potrà essere messo a disposizione gratuitamente agli sponsor e sarà utilizzato per la realizzazione di un docufilm che sarà proiettato in anteprima in occasione di un convegno internazionale con relativa mostra, organizzato dal Comune di Genova.

L’“EPOPEA” DEL POPOLO TABARCHINO

“Sulla Rotta del Corallo” è un evento legato allo sport, ma anche alla storia degli antichi possedimenti d’oltremare genovesi, terre e comunità identitarie, e nasce con l’obiettivo di recuperare e far conoscere alle nuove generazioni il rapporto di stretta affinità culturale, storica e linguistica che lega Pegli e Genova a territori lontani solo geograficamente e teatro di insediamenti umani e commerciali che continuano a mantenere una fortissima impronta genovese. Basti pensare alle comunità di Calasetta e Carloforte, le due cittadine delle isole sarde di San Pietro e Sant’Antioco dove ancora oggi, a distanza di circa 350 anni dall’insediamento delle comunità provenienti dal capoluogo ligure o dall’isola tunisina di Tabarca colonizzata dai pegliesi, gli abitanti parlano una lingua simile al genovese e, in particolare, all’antico pegliese.

La seconda edizione della traversata fra Pegli e Tabarca, passando per Calasetta e Carloforte, sostiene la proposta di riconoscimento della cosiddetta “epopea tabarchina” come patrimonio immateriale dell’umanità. Una storia incredibile cominciata nel 1541 a Pegli quando la famiglia dei Lomellini, ottenuta prima dal Bey di Tunisi e poi dall’imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Carlo V la concessione per lo sfruttamento in esclusiva dei rami di corallo rosso presenti in abbondanza sulle pareti rocciose delle coste tunisine, “arruolò” 300 famiglie di commercianti e pescatori pegliesi per condurli sull’isola tunisina di Tabarca. Qui i coloni diedero vita a una comunità che, dal punto di vista economico, si sosteneva con la pesca e la vendita alla Repubblica di Genova del corallo rosso, rivenduto a sua volta in tutta Europa a prezzo maggiorato.

Nel 1738, dopo quasi due secoli di colonizzazione, un folto gruppo di tabarchini e nuovi emigranti pegliesi si trasferì in Sardegna, nell’allora disabitata isola di San Pietro, per fondare la cittadina di Carloforte. Il nome fu scelto in omaggio a Carlo Emanuele III, l’allora re di Sardegna che diede il via libera all’operazione e aiutò i tabarchini rimasti sull’isola nel 1741, quando Tabarca fu conquistata dal Bey di Tunisi e gli abitanti ridotti in schiavitù. Fu proprio l’intervento di Carlo Emanuele III, insieme a papa Benedetto XIV – curiosamente “predecessore” del papa pegliese Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa) – e al re di Spagna Carlo III, a riscattare dopo lunghe trattative i tabarchini che si trasferirono in parte a Carloforte, in parte sull’isola di Sant’Antioco (dove nel 1770 fondarono Calasetta) e in parte, lo stesso anno, nell’isola spagnola di Nueva Tabarca, facente parte oggi della Comunità Valenciana.

Una storia rievocata in occasione dell’ultima Festa della Bandiera, lo scorso 23 aprile, con il gemellaggio ufficiale tra i Comuni di Genova, Carloforte e Calasetta. Iniziativa, quest’ultima, in linea con l’impegno delle varie associazioni genovesi e dei territori d’oltremare per la costruzione di un ponte ideale tra Genova e le sue ex colonie nel Mediterraneo, facendo leva sulla comunanza di valori, culture, usi e costumi.

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