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Tursi, nel baby kit anche il braccialetto per non dimenticare i piccini in auto. Polemiche del Pd sugli sponsor

Lodi: <L’iniziativa del dono ai neogenitori è buona, ma come sono stati scelti gli sponsor?>

Arriverà anche a Genova il braccialetto salvavita per i piccini, che ricorda ai genitori di non lasciarli in auto. Lo annunciato ieri l’assessore al Bilancio, Pietro Piciocchi in occasione della presentazione dei 4000 “baby kit” che saranno consegnati da febbraio ai genitori dei bambini nati in città nel 2019. L’iniziativa è già stata attivata da alcuni comuni che lo hanno inserito proprio nei loro baby kit. Si tratta braccialetto “snap” pensato per un unico obiettivo: non rischiare di dimenticare un bambino in auto. Il braccialetto non necessita di batterie, è un semplice oggetto analogico: economico ed efficace. La sua superficie esterna è in silicone anallergico, che garantisce un’ottima presa: non scivola e non si sfila accidentalmente. Una volta indossato funziona come una sorta di nodo al fazzoletto per ricordare al genitore del proprio bambino in auto. La scelta del colore non è casuale: il rosso, infatti, è il colore universale delle emergenze ed è ben visibile. Il funzionamento è semplice: un braccialetto verrà indossato dal bambino e uno dal padre o dalla madre. Se questi si allontanano, e sono già stati diversi i casi in Italia, anche finiti tragicamente, di figli lasciati in macchina, emette un suono che funziona da allarme.
Sulle aziende che sponsorizzano il “baby kit” (e non sull’iniziativa, ci tiene a precisare) intanto, esprime perpelessità la capogruppo Pd Cristina Lodi. <Il progetto “Baby Kit”, presentato dall’amministrazione comunale, è un’idea positiva per le famiglie genovesi e un gradito messaggio di benvenuto ai nuovi nati nella nostra città. Allo stesso tempo si tratta di un’ottima occasione di visibilità a sostegno delle realtà produttive e commerciali del settore. Mi chiedo, perciò, se le aziende e le attività commerciali, coinvolte dal Comune per la fornitura dei prodotti per l’accudimento, siano state scelte attraverso una pubblica manifestazione di interesse o seguendo la discrezionalità del sindaco e degli assessori competenti. Nei prossimi giorni rivolgerò personalmente alla giunta questa domanda, presentando un’interrogazione in merito. Ogni scelta ed iniziativa presa a vantaggio dei cittadini è sempre apprezzabile, occorre però seguire criteri di pari opportunità per tutti>.

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