Amministratori condannati, i Verdi chiedono le dimissioni di un consigliere regionale della Lega

Amministratori comunali condannati dalla Corte dei conti in appello. Uno di loro è oggi consigliere regionale e i Verdi chiedono le sue immediate dimissioni. Si tratta di alcuni ex (e in qualche caso attuali) pubblici amministratori del Comune di Recco.
Dario Capurro, che oggi è sindaco, Gianluca Buccilli, attuale vice sindaco, Stefano Bersanetti, all’epoca dei fatti consigliere comunale e, appunto, Franco Senarega, allora assessore comunale e oggi consigliere regionale della Lega Nord. Sono stati accusati e riconosciuti colpevoli di non aver vigilato sull’attività di raccolta differenziata del Comune di Recco tra il 2007 e il 2010. Condannati una prima volta, la sentenza d’appello ha confermato il primo grado.
<Ora Senarega deve essere estromesso dal consiglio regionale> dice Angelo Spanò, co-portavoce dei Verdi di Genova che invoca l’applicazione della legge Severino sull’incandidabilità, la stessa che, dopo un’estenuante battaglia tra politica e cavilli, ha portato alla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. La stessa tirata in ballo per chiedere l’estromissione del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, condannato in primo grado per abuso d’ufficio. <Qui siamo al secondo grado di giudizio e il consigliere resta seduto al suo posto> sbotta Spanò.
Stefano Garassino, segretario provinciale della Lega, rispedisce la richiesta al mittente. <Si tratta di una condanna per omissione di vigilanza – ricorda -. Senarega non ha commesso personalmente alcun illecito e al livello amministrativo non sempre è facile controllare quello che fa il livello operativo. Non dimentichiamo che a eseguire la raccolta all’epoca era Amiu, l’azienda controllata dal Comune di Genova. Incredibilmente non è stata nemmeno chiamata in causa per non aver raggiunto la percentuale di “differenziata” stabilita. Non credo che la legge Severino si possa applicare a questo genere di sentenza che non parla di dolo, ma solo di omessa sorveglianza. Gli amministratori sono responsabili per legge, ma non esiste alcun dolo. Oggi, tra l’altro, Recco è tra i comuni con la percentuale di differenziata più alta>.

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