Cronaca 

La polizia sgomina la banda dei Camminanti che rubava tablet e cellulari al Gaslini

 

Una decina denunciati. In gran parte appartengono al gruppo nomade siciliano dei “Camminanti”, ma c’erano anche due genovesi dipendenti di un’impresa di pulizie

camera gaslini

Rubavano cellulari, tablet e preziosi e tutto qunato pensavano di poter rivendere ai genitori dei bambini ricoverati e dei sanitari che li assistono, all’interno dell’Ospedale pediatrico “Giannina Gaslini”. Un delitto particolarmente odioso, perché riguarda famiglie in grave difficoltà di fronte alla malattia dei figli, persone che spesso non abitano a Genova e comunicano con i loro cari proprio grazie agli apparecchi elettronici. Circa una decina le persone arrestate dalla polizia di Stato nel corso dell’operazione  “Santa Lucia” in onore della Santa protettrice dei ciechi, che ha consentito di sgominare la banda.

foto refultiva gaslini
Tutte le persone denunciate sono originarie di Noto (un Sicilia) e appartengono al gruppo nomade denominato dei “Camminanti”, a cui vengono imputati una ventina di episodi delittuosi, a cui si aggiungono due genovesi, dipendenti di un’impresa di pulizia che lavora all’interno all’ospedale, ritenuti responsabili di due furti. sarebbero parenti di bambini anche loro ricoverati. Decisiva per lo svolgimento dell’indagine la sinergia con la Direzione Generale dell’Ospedale Gaslini.
I Camminanti, detti anche “siciliani erranti” sono un gruppo nomade diffuso in Sicilia (la comunità più cospicua si trova proprio nel comune di Noto in provincia di Siracusa), ma semi-stanziale anche a Milano, Roma e Napoli, discendenti dai Rom giunti nell’isola attorno al Trecento, quantunque i Camminanti rifiutino l’idea di identificarsi con essi. In gran numero essi si dedicano alla vendita ambulante o a mestieri come l’arrotino, lo stagnino, l’ombrellaio; attualmente molti sono specializzati nella riparazione di cucine a gas. Sono tuttora non stanziali o semi-stanziali: passano infatti la maggior parte dei mesi invernali nelle loro abitazioni, solitamente roulotte o baracche, mentre nei restanti mesi sono nomadi in modo da poter offrire le proprie prestazioni nei vari luoghi della Sicilia e dell’Italia, arrivando molto spesso dalla Sicilia fino al nord con le loro auto trainanti roulotte o con i camper.

L’operazione, ha avuto inizio a metà dello scorso anno dalla constatazione dell’aumento di furti all’interno dell’Ospedale pediatrico segnalato, oltre che dalle vittime, anche dalla Direzione Generale dell’Ospedale Gaslini, che da tempo impronta la propria attività allo scopo di rendere l’Istituto Solidale, Accogliente, Aperto, Sicuro e In rete (acronimo S.A.A.S.I.).

Alcuni di questi episodi erano anche balzati agli onori delle cronache, come il furto del tablet in cui erano custodite le ultime fotografie scattate da una bambina che ha perso la vista a causa di una rara malattia agli occhi. Per trovare quel dispositivo, nella primavera scorsa, era stato anche lanciato un appello dalle pagine delle maggiori testate giornalistiche, ma senza esito.

Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Foce Sturla hanno effettuato una serie di controlli incrociati, in collaborazione con l’Istituto, per scoprire chi lavorasse e chi avesse libero accesso nei padiglioni nei giorni in cui avvenivano i furti.

Lo screening reso possibile da questa sinergia, suffragato dagli accertamenti tecnici sugli apparecchi telefonici, ha fatto emergere che, quasi sempre, nei reparti visitati dai ladri erano presenti, nelle date dei furti, soggetti riconducibili al gruppo nomade originario di Noto (SR) denominato dei “Camminanti” che assistevano i propri figli malati, nonché che la maggior parte dei device sottratti venivano poi riattivati ed utilizzati proprio a Noto, anche dai familiari dei soggetti in questione.

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore di Genova Alberto Landolfi, è quindi proseguita con il coinvolgimento della Squadra Investigativa del Commissariato di Noto, in virtù alle loro specifiche conoscenze del territorio e delle famiglie riconducibili al gruppo nomade.

I “Camminanti”, infatti, sono un gruppo di circa 5000 persone, stanziato in una specifica zona della città di Noto, su cui hanno costruito abusivamente le loro case e ville di pregio, immortalate nella prima parte del video.

Una ventina gli episodi delittuosi contestati agli indagati, a cui si aggiungono altri due furti addebitati a due genovesi, dipendenti di un’impresa di pulizia che lavora all’interno all’ospedale, coinvolti anch’essi nell’inchiesta.

Già restituiti ai legittimi proprietari alcuni dei cellulari rubati, mentre sono ancora in corso accertamenti che permetteranno, a breve, di restituire la refurtiva rinvenuta.

 

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