Nota commerciante lotta tra la vita e la morte

Corino(Laura in una foto scattata al Mercato Orientale poco più di un mese fa)

Laura Corino, ex titolare con il padre (scomparso da poco) dell’omonima storica macelleria di via Lomellini e attualmente dipendente presso la macelleria Brocada del Mercato Orientale è sospesa tra la vita e la morte a seguito di un grave incidente. La donna sarebbe stata messa in coma farmacologico a causa delle numerose fratture riportate dai medici dell’ospedale San Martino, dove è stata portata.
Nell’ora della pausa pranzo, oggi, Laura stava tornando a casa, in via Montaldo, con il suo scooter quando, all’altezza dell’imbocco con via Montello, superato largo Giardino), è stata travolta da un’ambulanza che percorreva la via in senso opposto, cioè salendo. Il mezzo di soccorso era contromano.
L’impatto è stato fortissimo. Laura è stata sbalzata dallo scooter, ha sbattuto contro il vetro anteriore dell’ambulanza, poi è stata proiettata indietro, dove un’altra auto che nel frattempo era sopraggiunta l’ha, incolpevolmente, travolta. Sul posto sono intervenuti gli agenti del reparto Infortunistica della polizia municipale che, mentre Laura, rianimata sul posto da una squadra del 118, veniva portata all’ospedale, ponevano sotto sequestro l’ambulanza. Il conducente L. S., 32 anni, è stato sottoposto immediatamente all’alcol test. Stava riportando il mezzo alla sede della pubblica assistenza privata (ma convenzionata col 118) “Cirò Soccorso” che si trova in viale Cembrano a Sturla, dopo aver terminato un servizio di accompagnamento di una persona malata, cioè, non un servizio di emergenza. Al momento dell’impatto, l’ambulanza non aveva malati a bordo. Pare che il guidatore sia stato vittima di un malore, probabilmente a causa del caldo, e che abbia perso per quello il controllo del veicolo.
Viva impressione ha suscitato l’accaduto sia al Mercato Orientale, dove Laura Corino lavorava da qualche tempo, sia in via Lomellini, dove per anni la donna ha gestito col padre l’antica macelleria Assereto. Con lui e insieme alle associazioni di categoria si era resa protagonista di una battaglia per salvare l’attività e l’arredo storico (uno splendido bancone di marmo) dallo sfratto deciso dai proprietari dell’edificio che è stato recentemente ristrutturato. L’unico risultato ottenuto è stato quello di ottenere il vincolo per il bancone (attualmente in possesso di un commerciante del quartiere che lo ha acquistato perché non si allontanasse troppo dalla sua sede storica e conta di esporlo al più presto), mentre la Sovrintendenza non ne volle sapere di vincolare gli arredi al negozio, come invece era accaduto qualche anno prima per i locali dell’Antiva Vedova Romanengo in via Orefici. Così Laura e il padre Elio dovettero chiudere, con grande dispiacere di tutti i clienti. Forte è l’affetto della gente della zona per la donna. Appena abitanti e commercianti di via Lomellini e dintorni hanno saputo quanto era accaduto hanno cominciato a passarsi la voce e a cercare informazioni più precise, sperando che l’incidente non fosse grave quanto, invece, in realtà è stato.

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