Oggi a Genova 

Il Tar annulla boccia il dislocamento dei depositi chimici a Ponte Somalia. Sampierdarena esulta, delusione a Multedo

È Claudio Burlando il primo ad annunciare, sulla chat Vasta, la decisione del Tribunale amministrativo. Battibecco con l’assessore comunale Mauro Avvenente e commento al veleno di Valter Ferrando. Colnaghi, presidente del Centro Ovest: «Una vittoria dei cittadini, del Municipio, delle Officine Sampierdarenesi»

«Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per l’effetto, annulla i provvedimenti». Il ricorso è quello contro la collocazione dei depositi chimici di Superba e Carmagnani a Ponte Somalia. Si allontana, quindi, la delocalizzazione da Multedo.

La notizia viene data, per primo, dall’ex ministro, ex sindaco di Genova ed ex presidente della Regione per due cicli Claudio Burlando. Qualcuno, nella chat, ricorda Gianfranco Angusti, recentemente scomparso, che, a capo delle “Officine Sampierdarenesi”, aveva cominciato e condotto la battaglia.

«Abbiamo sempre detto che la procedura perseguita dal Comune di Genova e dal sindaco Bucci per provare a posizionare 75.000 metri quadri di depositi chimici a San Pier d’Arena era irregolare e il giudice ci ha dato ragione su tutta linea, compreso il tentativo di destinare a un’opera di questo genere importanti risorse finanziarie originariamente stanziate per il crollo del Ponte Morandi commenta il presidente del municipio Centro Ovest, il pentastellato Michele Colnaghi -. Il giudice ha disposto l’annullamento degli atti relativi prodotti dal Commissionario straordinario Bucci e dal Comitato di gestione portuale. Annullato anche il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Avevamo ragione noi!».

Poi, Conaghi, continua: «I depositi devono essere spostati da Multedo e contestualmente vanno preservati i relativi posti di lavoro. Lo abbiamo sempre detto. Tuttavia, ribadiamo che quei depositi non possono stare a San Pier d’Arena, a Ponte Somalia, perché è una collocazione a pochi metri dalle case. È stata una battaglia lunga e faticosa ma la rifarei mille volte per difendere i cittadini da scriteriate decisioni calate dall’alto. Dedico questa vittoria a tutti noi, ma in particolare a Gianfranco Angusti e alle Officine Sampierdarenesi con cui ho condiviso questa lunga battaglia per difendere il nostro quartiere. Ringrazio infine l’avvocato Alessia Tiragallo per il grande impegno profuso e per aver creduto nella nostra causa».

Intanto, sulla chat Vasta, commenta anche Barbara Barroero, attuale presidente delle Officine Sampierdarenesi: «È stata dura, ma abbiamo vinto. Siamo stati tutti dei grandi compagni di viaggio, ognuno a modo suo si è speso contro questa scelleratezza. Una persona però dobbiamo ricordare Gianfranco Angusti».

Sempre sulla chat, si consuma il battibecco tra Burlando e l’assessore comunale Mauro Avvenente.

«Complimenti siete riusciti ad ottenere un altro grande successo mantenere a 5 metri dalle case per altri 40 anni i depositi a Multedo – sbotta Avvenente -. Ottimo risultato del quale potete andare fieri, Come del resto già fatto nel 1995. Ora Ricomincia il solito ritornello… ma a Multedo non devono restare… il trionfo dell’ipocrisia. I cittadini di Multedo sentitamente ringraziano».

Gli risponde l’ex presidente della Regione: «Veramente dovrebbe essere un tuo compito: hai ancora tre anni. Vedi di darti da fare. Vi ha bocciati il Tar. Mica il Pd. Perché siete dei pasticcioni. Smettetela di fare le vittime. Leggiti le sentenze. Avete ancora il Consiglio di Stato».

«Ritengo queste tue affermazioni incommentabili – ribatte l’assessore -. Grazie di cuore da parte dei residenti di Multedo».

«Sono le tue che sono incommentabili – risponde Burlando -. Sei un assessore della sesta città italiana. Avete preso un ceffone dal Tar e te la prendi con una chat».

«Ok. Visto il clima abbandono, con dispiacere, un luogo di confronto che ho sempre ritenuto costruttivo. Buon proseguimento» conclude Avvenente.

«Caro Mauro, quando hai accettato di fare l’assessore di una giunta di destra dopo 12 anni circa di presidente del municipio ponente di centrosinistra ti sei assicurato le tue responsabilità. Se non combinate un ca..o prenditela col tuo sindaco e la tua giunta è un po’ con te stesso. Avete tutto in mano: Municipio, Comune, Regione. Non prendertela con altri. Poi, quando sarà ora, parliamo di piscina di Voltri e dintorni». Lo dice Valter Ferrando, come Avvenente, prima Pd, poi Italia Viva, che, al contrario dell’assessore, evidentemente, non condivide il sostegno del partito alla giunta di centrodestra del Comune.

«La voglio dire chiara – aggiunge Burlando, tornando sul tema dei depositi -. Tutti tranne Bucci aspettavano che qualcuno spegnesse il cerino che passava da due anni e mezzo di mano in mano. Perché tutti tranne Bucci sapevano che lì in mezzo al porto non ci potevano andare. Io lo scrivo qui da due anni e mezzo. Lo abbiamo detto in un convegno con centinaia di persone e non una era d’accordo. Ma è così difficile dire: abbiamo sbagliato? Ma vi rendete conto dell’assurdità di risolvere un problema ambientale usando il decreto dell’emergenza ponte Morandi? Ma dove ce l’hanno la testa? Ma è come il rigassificatore a Vado. Lo capiscono tutti che è una cosa senza senso. Ho impiegato pochi mesi a capire che la soluzione del Somalia era tecnicamente,.giuridicamente e ambientalmente impraticabile. Ne ho parlato praticamente con tutti (parlo anche dei vertici istituzionali e tecnici) e tutti erano assolutamente consapevoli che questa ipotesi non stava in piedi. Ma nessuno ha voluto scontrarsi con Bucci (“perché ci serve”), hanno preferito lasciarlo andare a sbattere».

Related posts