Stop ai botti di Capodanno: l’appello di OSA e Partito Animalista, e l’allarme WWF su fauna, animali domestici e sicurezza

Alla vigilia di San Silvestro, l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI) chiedono controlli più serrati nei negozi per sequestrare fuochi non conformi e sanzionare le violazioni, ricordando che i botti non disturbano solo anziani e malati: provocano panico e stress in cani e gatti, terrorizzano la fauna selvatica e possono causare ferite e morte tra i volatili. Sulla stessa linea il WWF, che invita i Comuni a vietare petardi e fuochi con ordinanze e a sostituirli con soluzioni moderne e meno impattanti, come spettacoli di droni luminosi o giochi di luci a basso rumore

Controlli e prevenzione: “sequestri e sanzioni per i prodotti illegali”
OSA e PAI puntano il dito sulla fase che precede l’esplosione dei botti: la vendita. L’obiettivo è chiaro — intensificare i controlli preventivi negli esercizi commerciali, individuare materiale pirotecnico non conforme e fermarlo prima che finisca nelle strade o nei cortili. Un’azione che, secondo le associazioni, dovrebbe continuare anche se le forze di polizia sono già impegnate quotidianamente su reati gravi: i fuochi illegali, infatti, restano una fonte concreta di pericolo e danni.

Non è “solo rumore”: sofferenza animale e rischi per la fauna urbana
Il messaggio centrale di OSA e PAI è che i botti non sono un fastidio “di contorno”. Le esplosioni, oltre a colpire persone fragili, generano reazioni estreme negli animali domestici: paura, tremori, tentativi di fuga e smarrimenti. Ma il conto più alto, ricordano, spesso lo paga la fauna selvatica che vive in città e nelle aree periurbane: uccelli disorientati che si schiantano contro muri e vetrate, ferite gravi e casi mortali.
Le associazioni condannano con particolare durezza i comportamenti più pericolosi e vandalici, come il lancio di petardi contro alberi e piante: gesti “criminali” che possono innescare incendi e trasformare una notte di festa in tragedia.
I consigli pratici per cani e gatti nella notte di San Silvestro
Per ridurre il panico di molti animali domestici durante fuochi e “botti”, PAI e OSA diffondono indicazioni concrete:
- Se possibile, restare in casa durante gli spari: è il modo più efficace per limitare lo stress.
- Se è necessario uscire, guinzaglio sempre e targhetta identificativa (meglio ancora con GPS).
- Evitare la passeggiata serale dei gatti all’esterno e sospenderne le uscite notturne.
- Se l’animale resta solo: luci accese, porte interne aperte, finestre e terrazzi chiusi, oggetti pericolosi messi al sicuro, un indumento del proprietario vicino e acqua disponibile.
- Rendere accessibile il luogo dove l’animale di solito si rifugia (cuccia, angolo “sicuro”), senza costringerlo a stare in vista.
Ordinanze e alternative: droni e laser al posto della polvere da sparo
PAI e OSA ringraziano i sindaci savonesi che hanno già adottato misure anti-rumore o ordinanze di divieto, indicando un percorso che molte amministrazioni italiane hanno intrapreso: spettacoli con droni luminosi a LED, laser multicolori o giochi di luce. Soluzioni che riducono rumore e rischi, pur avendo — per ora — costi spesso più elevati rispetto ai fuochi tradizionali (ma in calo nel tempo, sostengono).
Il WWF rilancia lo stesso punto: non si tratta di “rovinare la festa”, ma di aggiornarla. I botti, oltre a spaventare gli animali e generare incidenti tra le persone, possono danneggiare vegetazione e ambiente urbano, con residui e sostanze inquinanti che ricadono su suolo e aria.
“È una scelta politica”: la richiesta alle istituzioni
La conclusione è netta: continuare a tollerare botti e fuochi tradizionali significa accettare rischi e sofferenze evitabili. Secondo PAI e OSA, gli strumenti normativi esistono e le alternative anche: ciò che manca, quando manca, è la volontà di applicarli con decisione.
In altre parole, il futuro — dicono — non esplode: si governa. Con scelte coraggiose e con una festa che non lasci dietro di sé paura, ferite e danni.
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