Parto in casa all’alba: bimbo nasce con il supporto del 118. Mamma e neonato stanno bene

Una chiamata al numero unico dell’emergenza, poco prima delle 7:15, ha attivato il 118 per un parto ormai davvero imminente. Il padre, seguendo le indicazioni telefoniche di un medio, ha assistito la compagna durante le fasi decisive

Un’alba speciale, iniziata con la tensione tipica dei minuti che non si possono perdere e finita con un pianto che rassicura tutti. Sabato 27 dicembre un bambino è venuto alla luce in casa, prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso, grazie alla guida del 118 e all’aiuto del padre.

La chiamata al numero unico dell’emergenza è arrivata poco prima delle 7:15. Dalle prime informazioni raccolte, la situazione è apparsa subito chiara: il travaglio era troppo avanzato e i tempi per attendere un’ambulanza rischiavano di essere incompatibili con l’imminenza del parto. A quel punto il papà, seguendo passo dopo passo le indicazioni ricevute, ha capito che bisognava agire subito.

Determinante è stata la guida della dottoressa Paola Cordone, che ha assistito la madre a distanza, indicando al padre cosa fare e come supportarla nelle fasi decisive. Con l’ausilio del compagno, la donna – 30 anni – ha partorito in casa il suo bimbo, nato intorno alle 7:30.

Poco dopo, nell’abitazione di via Adamello, a Certosa, sono arrivati l’ambulanza della Croce Rossa Rivarolese e l’automedica Golf 2 partita da Bolzaneto. Le condizioni del neonato sono state valutate buone, così come quelle della mamma. Entrambi vengono ora trasportati in ospedale per gli accertamenti e i controlli di rito.

Una nascita “fuori programma” che si è trasformata in un lieto fine: sangue freddo, indicazioni precise e una rete di soccorso che, anche quando non fa in tempo ad arrivare prima, riesce comunque a mettere in sicurezza il momento più delicato.

In copertina: foto di repertorio

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