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Amt, Salis: «Provvedimento del Tribunale ci dà respiro». Ora il risanamento entra nella fase operativa

Il Tribunale civile di Genova ha confermato le misure protettive richieste da AMT nella composizione negoziata: stop alle azioni esecutive dei creditori per 120 giorni. La sindaca Silvia Salis parla di un passaggio che permette di «guardare al futuro con maggiore serenità» e ringrazia cda, presidente Federico Berruti, consulenti e sindacati

La conferma delle misure protettive da parte del Tribunale civile di Genova segna un passaggio cruciale nella crisi di AMT, l’azienda del trasporto pubblico. Il provvedimento concede una finestra di tutela che sospende per quattro mesi le iniziative esecutive dei creditori, consentendo alla società di proseguire il percorso di risanamento nell’ambito della composizione negoziata.

Nel dettaglio, la decisione blocca per 120 giorni le azioni esecutive, con la possibilità, prevista dalla normativa, di una proroga fino a ulteriori 120 giorni. Contestualmente, viene “congelata” la procedura di liquidazione giudiziale su cui il Tribunale, in questa fase, non entra nel merito.

È in questo quadro che arriva il commento della sindaca di Genova, Silvia Salis, che parla di un esito atteso e decisivo: un passaggio che consente di affrontare i prossimi step “con maggiore serenità” e di lavorare con una regia ampia, insieme a Città Metropolitana, Regione Liguria, Comuni soci, organizzazioni sindacali e utenti.

La sindaca rivendica inoltre la solidità del percorso avviato: il Tribunale, sottolinea, ha giudicato “fondato” l’itinerario di soluzione della crisi individuato dal Comune e da AMT, rafforzando l’idea che la composizione negoziata sia lo strumento per mettere in sicurezza l’azienda mentre si costruisce l’equilibrio economico-finanziario.

Infine, Salis dedica un ringraziamento esplicito al consiglio di amministrazione e al presidente Federico Berruti, oltre che ai consulenti aziendali per il lavoro svolto “con meticolosità” e alle organizzazioni sindacali per il “senso di responsabilità” dimostrato nel sostenere la traiettoria intrapresa. Un messaggio politico e istituzionale che, nelle intenzioni di Palazzo Tursi, vuole consolidare un clima di collaborazione nella fase più delicata: quella in cui il tempo “protetto” concesso dal Tribunale dovrà tradursi in scelte concrete e verificabili per il rilancio di AMT e la continuità del servizio pubblico.


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