Operazione “Fish_net”, raffica di controlli sulla filiera ittica in Liguria: sequestri e denunce per frodi ed etichette irregolari

La guardia costiera ha trovato casi di merce in cattivo stato di conservazione, tracciabilità assente, scadenze superate e un presunto falso “Made in Italy” sulle acciughe. Sequestrati circa 17,6 quintali di prodotto e contestate sanzioni per 132mila euro. Due persone denunciate

Nell’ambito dell’operazione nazionale “Fish_net”, il dispositivo di prevenzione e vigilanza attivato sull’intera filiera della pesca, i nuclei ispettivi del 1° Centro di Controllo Area Pesca (CCAP) della Liguria hanno effettuato controlli lungo tutta la catena commerciale del prodotto ittico, riscontrando diverse irregolarità legate a rintracciabilità, tracciabilità e correttezza delle informazioni al consumatore.

Una delle verifiche, svolta in collaborazione con l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Lombardia, ha portato all’accertamento, presso un’azienda che lavorava prodotti ittici destinati al commercio, della presenza di tonno pinne gialle essiccato in cattivo stato di conservazione: il prodotto è stato posto sotto sequestro.

Un secondo intervento, eseguito insieme ai militari della Capitaneria di porto di Imperia, ha riguardato un’azienda locale impegnata nel riconfezionamento di acciughe sotto sale. Qui è stata contestata una frode in commercio: secondo quanto accertato, le etichette originali del produttore estero venivano sostituite con altre che indicavano una provenienza nazionale e riportavano anche una data di scadenza estesa, in contrasto con le normative vigenti sul Made in Italy.
Nel Levante ligure, in un controllo svolto con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure, è emerso che il titolare di un’azienda avrebbe messo in vendita prodotti oltre la data di scadenza e anche tonno rosso privo della validazione obbligatoria della cattura da parte dell’autorità competente.
A Genova, durante un’ispezione in uno stabilimento commerciale all’ingrosso condotta dalla Guardia Costiera sotto il coordinamento del 1° CCAP, sono stati trovati prodotti privi delle informazioni obbligatorie di tracciabilità e ulteriori quantitativi ritenuti non idonei alla commercializzazione perché conservati oltre i limiti temporali consentiti. In particolare, sono stati sequestrati 3.380 chilogrammi di calamari e seppie senza tracciabilità e 2.146 chilogrammi di seppie con termine minimo di conservazione superato. È stato disposto il sequestro amministrativo dell’intero quantitativo, con estensione delle verifiche anche al fornitore. Le violazioni contestate in questo caso hanno comportato sanzioni per un totale di 3.500 euro.
Il bilancio complessivo dell’attività svolta finora in Liguria, nell’ambito dell’operazione, parla di sanzioni amministrative per 132.000 euro, circa 17.600 kg di prodotto ittico sequestrato e due persone deferite all’autorità giudiziaria competente.
In sintesi: cos’è “Fish_net” e cosa sta facendo la Guardia Costiera
La seconda parte del comunicato inquadra l’operazione “Fish_net” come un’azione nazionale avviata in vista delle festività natalizie, periodo di forte aumento dei consumi di pesce, con l’obiettivo di garantire sicurezza alimentare, tracciabilità e corrette informazioni al consumatore, tutelando anche ambiente marino e operatori in regola. Il piano prevede controlli sia in mare (cattura e sbarco) sia a terra (commercio, ristorazione, trasporto, logistica e filiera del freddo), con attenzione anche alle vendite tramite canali online.
Il coordinamento è affidato al Centro di Controllo Nazionale della Pesca, con il supporto dei 15 CCAP sul territorio: l’operazione impiega migliaia di militari e mezzi e ha già prodotto, a livello nazionale, centinaia di illeciti contestati, sequestri di attrezzi e ingenti quantità di prodotto irregolare, oltre a sanzioni per importi rilevanti. Il documento ricorda infine che i controlli sulla filiera ittica proseguono tutto l’anno e riporta anche un quadro dei risultati complessivi dell’attività ispettiva 2025.
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