Amiu, Paolo Macchi nuovo presidente. Salis chiede «un cambio di passo» su raccolta e rifiuti

Formalizzata dall’assemblea dei soci la nuova governance dell’azienda. La sindaca ringrazia il vertice uscente e indica le priorità: dossier impianto di fine ciclo, confronto con Regione e valutazioni anche sull’impatto sulla Tari, con uno studio su quattro scenari

Cambio al vertice di AMIU e nuovo indirizzo politico per i prossimi mesi. L’assemblea dei soci ha formalizzato oggi la nomina di Paolo Macchi a presidente dell’azienda, definendo anche la composizione del nuovo consiglio di amministrazione.
Oltre al presidente, per la componente di nomina del Comune entrano i consiglieri Rossella D’Acqui e Mauro D’Ascenzi. La Città Metropolitana ha designato Giovanna Damonte, confermata, e Alessandro Pierandrei.

Al termine dell’assemblea è intervenuta la sindaca Silvia Salis, che ha parlato di “nuova pagina” per AMIU: l’obiettivo, ha spiegato, è imprimere un cambio di passo per migliorare “il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti in città”. Salis ha ringraziato il presidente uscente Giovanni Battista Raggi e l’intero consiglio di amministrazione per il lavoro svolto, sottolineando che le dimissioni hanno rappresentato “un grande senso di responsabilità” in vista delle sfide in arrivo.
La sindaca ha poi ringraziato Macchi e il nuovo consiglio di amministrazione per aver accettato l’incarico, evidenziando la necessità di muoversi rapidamente su partite decisive. Tra queste, l’attesa per la manifestazione di interesse che Regione Liguria dovrebbe pubblicare per la realizzazione di un impianto di fine ciclo: dopo quel passaggio, ha annunciato Salis, partiranno valutazioni tecniche e politiche insieme ai nuovi vertici aziendali.

Nel quadro delle scelte da prendere, la sindaca ha indicato anche il tema della Tari. Il Comune, ha spiegato, ha commissionato uno studio alla società Ramboll per stimare l’impatto economico di quattro possibili scenari riferiti al territorio comunale: situazione attuale, realizzazione del solo impianto di fine ciclo, realizzazione dei soli impianti intermedi, oppure la combinazione tra impianto di fine ciclo e impianti intermedi. Le previsioni, ha aggiunto, saranno rese pubbliche e diventeranno la base di confronto per le decisioni dei prossimi mesi.
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