Sciopero e licenziamenti al Novotel, il Tribunale dà ragione alle lavoratrici, reintegro e stop alla condotta antisindacale

Sentenza sulla vertenza Aurora Ambiente: accolto il ricorso della Filcams Cgil per 16 addette. Il giudice rileva ritorsione, ritardi negli stipendi e assunzioni sostitutive

Le lavoratrici licenziate dopo lo sciopero torneranno al loro posto. Il Tribunale di Genova ha emesso la sentenza sulla vertenza che ha coinvolto Aurora Ambiente srl, società impegnata al Novotel di Genova in regime di appalto per il rifacimento delle camere, accogliendo il ricorso presentato dalla Filcams Cgil in relazione ai licenziamenti di 16 lavoratrici.

Secondo quanto riportato dal sindacato, il giudice ha riconosciuto la condotta antisindacale e ha disposto la reintegrazione anche per chi si trovava in malattia e per le lavoratrici con contratto a scadenza ciclica che, dopo la protesta, non sarebbero state più richiamate al lavoro.

La sentenza, sempre secondo la ricostruzione della Filcams Cgil, censura inoltre diversi aspetti della gestione: i continui e reiterati ritardi nel pagamento delle retribuzioni, la natura ritorsiva dei provvedimenti legata all’esercizio del diritto di sciopero – proclamato il 17 ottobre 2025 e poi proseguito ad oltranza – e anche l’aver assunto nuovo personale in sostituzione delle lavoratrici estromesse.

“Si tratta di una vittoria importante per la lotta delle lavoratrici, per la tutela dei diritti sindacali e contro il sistema degli appalti e subappalti a cascata al massimo ribasso, che troppo spesso genera condizioni di sfruttamento e illegalità”, dichiarano dalla Filcams Cgil di Genova, sottolineando che il provvedimento “ripristina un diritto sindacale elementare come quello dello sciopero”.

Il sindacato evidenzia anche il contesto più ampio della mobilitazione, ringraziando la solidarietà ricevuta in questi mesi e la determinazione dimostrata dalle addette. “Continueremo a contrastare con determinazione questi atteggiamenti – aggiunge la Filcams – grazie anche alla dignità e all’orgoglio espressi dalle lavoratrici in questa battaglia, in cui ci hanno affiancati i sindacati europeo e mondiale del turismo EFFAT e IUF, esempio di come di fronte alla globalizzazione delle imprese i lavoratori devono organizzarsi con la globalizzazione delle battaglie”.

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