Metropolitana, ripartenza a gennaio 2026: nuovi cantieri per chiudere Brin–Canepari e Brignole–Martinez

L’assessore Massimo Ferrante indica le scadenze: «Brin–Canepari entro il 2027, Brignole–Martinez entro il 2028». Firmato l’accordo Comune–Consorzio CONPAT per il subentro di nuove imprese dopo i ritardi

I lavori della metropolitana di Genova tornano a muoversi. Nel pomeriggio di oggi il Comune ha ufficializzato l’accordo con il consorzio CONPAT che apre la strada alla ripresa delle attività per completare le tratte Brin–Canepari e Brignole–Martinez. Secondo il cronoprogramma aggiornato, la ripartenza operativa è fissata per gennaio 2026, con l’obiettivo di chiudere i cantieri entro il 2027 sulla Brin–Canepari ed entro il 2028 sulla Brignole–Martinez.

L’intesa arriva dopo mesi complicati. Ad agosto l’Amministrazione comunale aveva avviato il procedimento di risoluzione contrattuale per gravi inadempimenti e ritardi, con lavorazioni di fatto ferme da tempo. Da settembre sono seguiti incontri e confronti con il consorzio appaltatore, fino all’ultimo tavolo di oggi che ha portato all’accordo propedeutico al subentro di nuove imprese esecutrici al posto della Manelli S.p.A., società uscente.

Nel dettaglio, entreranno nelle lavorazioni – sempre all’interno del consorzio CONPAT – IIC S.p.A. SB, Nuova PSC S.r.l. e D.R. Ferroviaria Italia S.r.l., chiamate a rimettere in moto le opere e rispettare le nuove scadenze concordate.
A spiegare la portata della svolta è l’assessore ai Lavori pubblici e alle Opere infrastrutturali e strategiche Massimo Ferrante, che rivendica la scelta di intervenire sul contratto: dopo la decisione assunta con la sindaca Salis e la giunta, racconta, qualcuno aveva sostenuto che la ripartenza sarebbe slittata di anni. “E invece, nel giro di pochi mesi… siamo riusciti a trovare, con il consorzio CONPAT appaltatore, un accordo vantaggioso… soprattutto di garanzie dal punto di vista della celere ripresa delle lavorazioni”, afferma Ferrante, ringraziando anche gli uffici comunali per il lavoro svolto.
Ora la partita si sposta sul cantiere e sul rispetto del calendario: l’accordo, nelle intenzioni del Comune, non è solo un cambio di passo amministrativo ma l’avvio di una fase operativa che dovrà trasformare le promesse in avanzamenti reali. Con una data cerchiata in rosso: gennaio 2026, quando le trivelle e gli interventi dovranno tornare concretamente in attività.
In copertina: foto di Marco Pelizza
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