diritti e sociale 

“Manca a questa notte Pasolini”: a teatro per tenere aperte le stanze della Casa Famiglia “J. & V. Saturno”

Mercoledì 17 dicembre alle 20.45 al Teatro Stradanuova va in scena lo spettacolo-benefit dedicato a Pasolini: l’incasso sarà destinato alla struttura di accoglienza di via Sturla che ospita le famiglie dei bambini ricoverati al Gaslini e oggi rischia di ridurre i posti disponibili

Una serata di teatro che diventa, prima di tutto, un gesto concreto di sostegno. Il 17 dicembre il Teatro Stradanuova di via Garibaldi, nel cuore di Genova, ospita “Manca a questa notte Pasolini”, spettacolo il cui ricavato verrà destinato interamente a una causa precisa: evitare la chiusura di altre stanze della Casa Famiglia “J. & V. Saturno” della Croce Rosa in via Sturla, la struttura che accoglie e ospita le famiglie dei bambini ricoverati all’ospedale Gaslini e che spesso non hanno la possibilità economica di sostenere affitti o soluzioni alberghiere durante la degenza.

Lo spettacolo intreccia tre interviste portate in scena, una poesia e una riflessione che lascia spazio a “qualche dubbio” sulla verità giudiziaria attorno alla morte di Pier Paolo Pasolini. La drammaturgia prende spunto da conversazioni e ricordi di chi lo incontrò e lo sentì nelle ore immediatamente precedenti all’omicidio: un racconto che non punta all’agiografia, ma a restituire una presenza viva, fatta di parole, contraddizioni e domande.

Sul palco, alle 20.45, un cast corale: Francesco Martignone (nel ruolo di “Pommidoro”), Elisabetta Tacci (“Sora Pina”), G.B. “Olly” Olivari (“Er Pecetto”), Andrea Pagani (il “Giornalista”) e Cosimo Damiano Motta, autore-narratore. Un dettaglio che dà il senso dell’operazione: gli attori, come indicato dall’organizzazione, non percepiscono compensi né rimborsi, proprio per massimizzare l’effetto benefico della serata.

Il biglietto d’ingresso è fissato a 16,50 euro. E dietro quella cifra c’è molto più di una poltrona in platea: c’è la possibilità di garantire continuità a un luogo che, ogni giorno, offre un tetto e un punto di appoggio a chi affronta la prova più difficile, quella della malattia di un figlio lontano da casa. In una città che conosce bene il valore della solidarietà, il teatro diventa così un modo semplice – ma potentissimo – per non lasciare indietro nessuno.


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