CasaPound si smarca da Plinio e dice no a divieti preventivi di manifestazione: «No a limitazioni della partecipazione politica»

In una nota il movimento chiarisce che l’ex esponente non ha mai avuto incarichi ufficiali e non risulta più iscritto. Pur riconoscendo le esigenze di ordine pubblico, ribadisce la contrarietà a qualsiasi stop “a priori” ad iniziative politiche, come invece Plinio ha chiesto

CasaPound interviene con una presa di posizione netta su due fronti: da un lato chiarisce i propri rapporti con Gianni Plinio, dall’altro afferma un principio generale sul tema delle manifestazioni e dei possibili interventi delle autorità di pubblica sicurezza.

Nel documento diffuso dal movimento, CasaPound sottolinea innanzitutto che Plinio non ha mai ricoperto cariche ufficiali al suo interno e che, da tempo, non risulta più iscritto. «Tale precisazione si rende necessaria al fine di evitare ogni accostamento tra le opinioni personali di Gianni – rispettabili e condivise sicuramente da larga parte dei residenti – e le posizioni ufficiali del nostro movimento, che sono in radicale contrasto su questo tema» spiegano a CasaPound.

La nota entra poi nel merito del tema più ampio dei divieti alle iniziative pubbliche. Pur dichiarando di comprendere le ragioni di ordine pubblico che possono portare una Questura a imporre limiti alle manifestazioni, CasaPound afferma di essere “fermamente” contraria a qualunque forma di divieto preventivo su iniziative politiche e, più in generale, a ogni misura che possa tradursi in una limitazione della partecipazione alla vita politica.

La posizione viene ribadita anche in un passaggio finale dal tono perentorio: il movimento sostiene che la propria contrarietà a questo tipo di provvedimenti non cambierebbe nemmeno qualora i divieti colpissero gruppi o realtà che chiedono apertamente la messa al bando di CasaPound stessa. In sostanza, la linea dichiarata è quella di difendere il principio, anche quando non torna conveniente sul piano politico.

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