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Turismo, ponti di primavera, primo bilancio positivo

Secondo i primi dati della Regione, la Liguria ha fatto il pienone nel fine settimana di Pasqua. Arrivi: +20% a marzo, ma le presenze si accorciano. Assessorato comunale al Turismo: visite guidate raddoppiate e triplicato l’afflusso agli Iat

Per il ponte di Pasqua tutto esaurito nelle strutture alberghiere, con una prevalenza di italiani, ma con una buona presenza di stranieri. Questo il primo bilancio della Regione. A Genova 2.000 ingressi alle mostre di Palazzo Ducale, visite guidate raddoppiate rispetto al preventivato per soddisfare tutte le richiese. Ben 13.600 le richieste di informazioni agli Iat (contro le 6.700 dello corso anno). Di queste, 1.200 sono state al nuovo Iat mobile.

<Contenta di una forte tenuta della città – dice Paola Bordilli, assessore al Turismo -. Abbiamo saputo trasmettere la bellezza, la forza e l’accoglienza genovese ai tanti turisti che hanno scelto la nostra città, segnale forte di una continuità di meta turistica non intaccata>.


Chiaramente i dati di Pasqua di quest’anno non sono sovrapponibili a quelli dello scorso anno, in cui la festa cadeva prima (più avanti si va nell’anno e più sono i turisti che fanno il ponte in Liguria) e il ponte era meno favorevole. Più indicativi i dati di marzo (in cui lo scorso anno è caduto parte del ponte di Pasqua 1º aprile): nonostante non ci fossero festività, secondo la Regione c’è stato un aumento del 20% degli arrivi a fronte di un +8,12% delle presenze, dal che si evince che si accorcia il periodo di vacanza in Liguria: un dato non positivo.

<La riapertura della strada di Portofino, e il completamento della pulizia del mare antistante dai relitti lasciati dalle mareggiate dello scorso autunno, hanno permesso ai visitatori di godere della bellezza di tutto il Tigullio e di mete uniche al mondo; le Cinque Terre confermano la loro crescente popolarità che sta portando benefici in tutto il comprensorio spezzino. Anche nella Riviera di Ponente i turisti hanno cominciato a riempire le spiagge, le passeggiate a mare e a percorrere i sentieri dell’entroterra: buoni segnali soprattutto dal finalese e dai comuni dell’imperiese toccati dalla pista ciclabile costiera, a conferma che il turismo di pasqua è un turismo composito, che vuole alternare la buona tavola alla scoperta attiva del territorio. Genova è stata premiata dai turisti soprattutto a pasquetta: code all’Acquario e centro storico pieno fin dalle prime ore del mattino, e in crescendo fino al pomeriggio inoltrato> dicono in Regione.

<In attesa dei dati definitivi su arrivi e presenze, che avremo a metà maggio – commentano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore al turismo regionale Gianni Berrino – le prime rilevazioni e i feedback più che positivi da albergatori e operatori indicano un aumento rilevante del flusso turistico in tutta la Regione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: non è una novità di questi giorni, ma una tendenza che osserviamo già dall’inizio di marzo fino al 28, escludendo dunque il confronto con il periodo di pasqua dello scorso anno, che naturalmente non è confrontabile, e che pensiamo si possa facilmente consolidare. Sono dati che hanno il segno più in tutte e quattro le province, con picchi soprattutto nel savonese. Le presenze complessive in tutta la Regione dal 1 al 28 marzo segnano un 20,48% in più rispetto al 2018, e gli arrivi un incremento dell’8,12%. Se consideriamo che quella del 2018 è stata già una primavera record possiamo dire che ci stiamo lasciando alle spalle, come immagine turistica, tutti i problemi che abbiamo dovuto affrontare da agosto in poi per le note vicende. Andiamo avanti come abbiamo fatto in questi mesi, lavorando sia sulle infrastrutture sia sulla promozione turistica, in particolare nei paesi che da sempre scelgono la Liguria come meta per le vacanze. La strategia messa a punto sta funzionando, siamo sicuri che avremo nuove importanti conferme al termine dei ponti di primavera>.

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