Dati in ragione dei quali gli home restaurant necessitano di una regolamentazione, come invocato da Fiepet Confesercenti e come specificato, lo scorso, dallo stesso Ministero dello sviluppo economico, secondo cui “tale attività non può che essere classificata come un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati coincidenti con il domicilio del cuoco, essi rappresentano comunque locali attrezzati aperti alla clientela”.
«Non possiamo che essere soddisfatti per l’approdo di questa risoluzione in Commissione – commenta Paolo Barbieri, funzionario di Fiepet Confesercenti Genova che aveva partecipato ai lavori del 5 ottobre scorso a Cesena -. La speranza adesso è che il testo passi velocemente il vaglio di entrambe le camere per arrivare finalmente ad una legge che tuteli i cittadini da eventuali rischi per la salute e ripristini una situazione di leale concorrenza con i pubblici esercizi tradizionali».