La scorsa estate è stato invitato ad incendiare la seconda serata (o nottata) del palco Ohm a Fortissimo (ex Balla coi conghiali).
Quello di domani, promette Ferrero, sarà una festa musicale con un gran concerto di puro rock psichedelico “alla vecchia” insieme a Koonda Holaa, o Kamilsky, o Kamil Kruta, figura mitologica, metà hippy e metà freak-punk, che imperversa fra due continenti ormai da quasi trent’anni. Un personaggio davvero incredibile che da giovanissimo ha conosciuto anche l’esperienza del carcere per motivi politici, sotto il regime nella sua natale Cecoslovacchia. Una volta liberato Koonda Holaa è emigrato in Usa per ritrovare nuova linfa artistica a metà degli anni novanta, passando per moltissime band di culto europee e americane, dove il suo tocco estroso on ha mai mancato di sorprendere. A inizio 2000 ha deciso di sfogare e raccontare tutto questo nel progetto solista Koonda Holaa, e da allora ha pubblicato 4 dischi assolutamente irriverenti, incredibili e totalmente liberi. La forza di Koonda Holaa sono i suoi live (se si contassero dall’inzio della sua carriera sarebbero veramente una cifra enorme); si presenta da solo, con chitarra spianata e muro di amplificatori (self made) dietro la possenti spalle, e la sua voce è un tuono, le sue parole una tempesta. Invitato spesso in festival sperduti e misteriosi, che si rifanno ai gloriosi anni settanta (Celebration Days, Freak Circus etc) si fa accompagnare talvolta da creature magiche, spettacolo nello spettacolo, elfi o personaggi impossibili che danzano al ritmo delle sue note. Ad aprire il concerto ci saranno i Chanfrughen, giovane band rivierasca (Andora) alle prese con un rock psichedelico in italiano. Il loro primo disco “Shah Mat” ha ricevuto ottimi consensi fra gli appassionati.