Oggi a Genova 

Cerimonia di avvio dei lavori della Diga, alle 12:50 la prima gettata di ghiaia

La benna sulla nave a 500 metri dalla costa di Sampierdarena, alle 12:50, si è aperta e la prima gettata di ghiaia dello strato funzionale alla palificazione dell’opera è finita in mare. Salini ha specificato che non si è trattato di una cerimonia d’immagine ma di un vero e proprio avvio dei lavori perché «si lavorerà oggi, domani, dopodomani e via così»

Alla cerimonia sono intervenuti dal palco allestito a Palazzo San Giorgio Paolo Emilio Signorini, presidente Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e commissario straordinario per la nuova diga foranea; Pietro Salini CEO Webuild – Leader Pergenova Breakwater; Marco Bucci, sindaco di Genova; Giovanni Toti, presidente Regione Liguria; in collegamento l’ammiraglio ispettore Sergio Liardo direttore marittimo della Liguria; Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I lavori saranno finiti entro il 2026? «Noi pensiamo di sì» ha detto Pietro Salini, amministratore delegato dell’azienda Webuild che capofila del consorzio “Per Genova Breakwater” che vede riuniti Webuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra. «Noi ce la metteremo tutta», ha aggiunto.

Il sindaco Marco Bucci, a margine dell’evento, ha detto che l’impegno è quello di costruire il minor numero possibile di cassoni a Pra’ e si è detto certo che l’infrastruttura porterà aziende, lavoro e ricchezza alla città. «Come nei secoli passati, quando Genova si allarga sul mare, genera una ricaduta sulla città stessa» ha spiegato. Sui progetti da realizzare sopra la diga, una volta che sarà finita, ha detto di avere visto l’idea progettuale di una metropolitana che bypasserebbe la città da un capo all’altro, aggiungendo, però, che ora è troppo presto per fare progetti.

«Questa è una giornata storica: cominciamo a costruire la nuova diga di Genova, che sarà la più importante infrastruttura portuale italiana. Siamo davanti ad una tappa fondamentale di un nuovo Risorgimento, che oltretutto prende il via negli stessi giorni di maggio che videro i Mille di Garibaldi partire dagli scogli di Quarto: un secondo Risorgimento che, partendo da Genova, può scuotere tutta l’economia italiana e portare benessere a tutto il Paese – ha detto il presidente della Regione Liguria a margine della cerimonia della posa della prima pietra della nuova Diga -. Il lavoro per arrivare a questo traguardo è stato lungo e faticoso, ma è la dimostrazione che in Italia le grandi opere si possono realizzare. In momenti come questo tutti dovrebbero essere orgogliosi di riconoscersi come genovesi, liguri e italiani: ogni polemica mi pare fuori luogo davanti ad un’opera che prova le capacità ingegneristiche e costruttive del nostro Paese, oltre a creare migliaia di posti di lavoro. Questa diga farà sì che la logistica del Nord Ovest italiano, una delle aree più produttive del continente, diventi davvero competitiva rispetto a quella del Nord Europa. Oggi celebriamo anche una politica che ha dimostrato di saper decidere e costruire; parafrasando quanto diceva Albert Einstein, ‘Chi pensa che qualcosa sia impossibile, dovrebbe evitare di disturbare chi ce la sta facendo».

Dopo la cerimonia a Palazzo San Giorgio, alcuni palloni hanno sollevato i cassoni ad una altezza di circa 10 metri da terra, accompagnata dalla musica “la leggenda del pianista sull’oceano” di Ennio Morricone eseguita dal vivo, al pianoforte da un maestro dell’orchestra del Carlo Felice.

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