Tursi, ecco perché vengono abbattuti i pini storici di corso Andrea Podestà


In Consiglio Comunale il vicesindaco Pietro Piciocchi ha risposto a sue le interrogazioni, la prima del consigliere Ariel Dello Strologo (Genova Civica) e la seconda della consigliera Donatella Alfonso (Pd) che chiedevano rispettivamente «Chiarimenti in merito al progetto relativo alle alberature di corso Andrea Podestà, che prevede l’eliminazione dei maestosi pini storici, tratto distintivo della via e della città stessa» e Se si sia presa in esame la necessità di mantenere queste alberature e se ovunque sia motivato da questioni di integrità degli alberi stessi o da un più semplice ridisegno del patrimonio arboreo»

«La questione dei pini di corso Podestà non è nuova – ha detto in aula il vicesindaco Pietro Piciocchi -, il progetto è allo studio da almeno 3 anni, perché il tema è molto delicato e ha richiesto grandi sforzi e attenzioni degli uffici comunali: ci troviamo di fronte, da un lato, all’ammaloramento delle piante e al degrado di corso Podestà, causato proprio dalla crescita di queste alberature, dall’altro siamo in presenza di situazioni infiltrative di queste alberature negli immobili con gravi danni provocati ai privati e richieste continue di risarcimento alla pubblica amministrazione. Per questo motivo è stato elaborato un progetto, condiviso con la Sovrintendenza, che ha dato parere favorevole, che prevede la riqualificazione integrale dell’intero marciapiede, da piazza Alessi fino a Ponte Monumentale. I pini dovranno essere sostituiti, non perché ci divertiamo ad eliminare essenze, ma perché, come dice una relazione agronomica, furono piantati senza una corretta visione del loro sviluppo, risultano in sofferenza e presentano difetti alla crescita, con spazio di dimensione limitata, alle aiuole, alle chiome, al fusto e alle altezze, che oggi interferiscono con l’illuminazione cittadina e gli altri servizi pubblici. Le radici hanno devastato non soltanto la pavimentazione della passeggiata storica, ma anche quella degli esercizi commerciali. Dobbiamo intervenire, approcciandoci con l’attenzione paesaggistica corretta. Le piante verranno sostituite ad una ad una, e verranno posti tutti gli accorgimenti necessari e coerenti con il pregio del contesto».
Entro la fine del 2023 ai pini marittimi saranno sostituiti pini d’Aleppo.


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