Facce de Zena 

Scompare Gilberto Turbiani, il papà del mercatino dei produttori di via della Mercanzia. Aveva riportato a Genova il salame di tonno

Era impossibile non fermarsi a fare quattro chiacchiere con lui, all’ombra di Palazzo San Giorgio. Perché da raccontare ne aveva tante e tanto sapeva e poteva insegnare a chi lo sapeva ascoltare. È morto domenica su un traghetto in direzione della Sardegna dove avrebbe voluto festeggiare i suoi 66 anni con la moglie e gli amici

Gilberto era nato il 16 febbraio 1957: al suo compleanno mancavano solo pochi giorni. Produttore di “salame di tonno” (cioè mosciame di tonno, antica ricetta di Genova e dei borghi della riviera) allevatore, bravissimo a fare il pesto nonostante che, come tradiva il suo accento, fosse piemontese. Aveva fortemente voluto un mercato di produttori di qualità in via della Mercanzia (piazza Raibetta) e lì si trovano anche formaggi, ortofrutta e piante in un allestimento che arricchisce il territorio, non lo snatura, non lo preda come purtroppo a volte accade per certi mercati improvvisati. Al mercato dell’associazione “I Gastronomadi” trovavi lui, col berretto da pescatore genovese, blu con il pon pon rosso: un gigante cordiale con la barba bianca. E con lui potevi parlare di tutto: cibo, politica, storia della città. Era coltissimo: poteva raccontarti del suo passato negli Stati Uniti o dell’estrema sinistra degli anni Settanta, illustrarti meglio di un genovese le bellezze e la storia del centro storico o disquisire delle proprietà nutrizionali di qualsiasi alimento. L’alimentazione era più del suo corso di studi, era la sua missione. E non smetteva mai di aggiornarsi e di aggiornare gli amici che passavano a trovarlo. Lui era lì, col suo sorriso, a volte col suo mugugno, sempre con lo spirito di chi accoglie e condivide i saperi. Mancherà a tanti perché con lui se ne va un pezzo di centro storico.

In copertina, Gilberto Turbiani con la moglie davanti a Palazzo San Giorgio.

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