Cronaca 

Schiaffeggia e minaccia di morte milite della Misericordia Ponente che stava soccorrendo una parente

Il milite racconta di aver chiesto all’uomo di spostare i cani presenti in casa per poter provvedere al soccorso della sua congiunta e che l’uomo, per tutta risposta, lo avrebbe colpito con una sberla per poi giurargli vendetta per non aver chiamato gli animali di casa col loro nome

È successo ieri sera in via Murtola a Pra’. Il 118 ha inviato un’ambulanza della Misericordia Ponente per soccorrere una donna caduta. I militi – raccontano loro stessi – sono arrivati e si sono preparati a sollevare la donna e per farlo hanno chiesto a un parente presente nell’appartamento di richiamare i cani. Secondo il racconto degli stessi militi, questi avrebbe dato in escandescenza gridando «I cani hanno un nome!» e colpendo il soccorritore più vicino a lui con una sberla per poi minacciarlo di morte, promettendo che sarebbe andato a cercarlo per malmenarlo.

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A intervento concluso, quando i militi erano andati via, dalla casa è stato nuovamente chiamato il 118, ma i militi della Misericordia, molto scossi e temendo che la chiamata fosse finalizzata a farli tornare per aggredirli, hanno chiesto di inviare un altra ambulanza.

Oggi, spiega il governatore della Misericordia Ponente Soccorso, Andrea Maganuco, il milite andrà a sporgere denuncia ai Carabinieri.

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