Facce de Zena 

Scompare Lucio Caneva, team manager delle nazionali di lotta. Mancherà anche alla gente del Molo

Una vita dedicata alla lotta, sport che lo ha visto giovane atleta nella sua Genova e poi tecnico di una delle Società più vincenti d’Italia, la Pol. Mandraccio, fino al 2017 anno in cui ha lasciato la città ligure assieme alla famiglia per assumere il ruolo di team manager nazionale

E morto ieri, all’età di 61 anni, Lucio Caneva team manager delle nazionali di Lotta e membro del Bureau della United World Wrestling.

«Padre degli atleti della nazionale Dalma e Aron e marito dell’arbitro olimpico Edit Dozsa – dicono alla Fijlkam, Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali -, ha creato insieme al vicepresidente di settore Giiovanni Morsiani un gruppo di lavoro coeso ed affiatato che ha portato alla disciplina azzurra grandi risultati con le atlete e gli atleti in tutte le classi d’età, e alla Federazione prestigio internazionale sia con l’inserimento di italiani all’interno delle sue commissioni sia con lo svolgimento di gare internazionali di prestigio nel PalaPellicone: dagli Europei che lo scorso anno hanno visto in argento proprio Dalma, ai Mondiali U17 che prenderanno il via lunedì prossimo passando per le Ranking List seniores. Lo stesso campione Frank Chamizo è stato accolto in Italia dalla famiglia Caneva e grazie alla loro perseveranza ed all’illimitata fiducia nelle sue capacità, opportunamente supportati dalla Fijlkam, Frank è riuscito nel suo brillante percorso di atleta azzurro pluripremiato.
Lucio Caneva lascia un grande vuoto nel mondo della lotta, il “suo” mondo».

Un commosso saluto a Lucio arriva anche da Otello Parodi, storico portavoce della gente del Molo: «Ha tolto molti ragazzi dalla strada e ha indicato la strada da seguire a noi abitanti del quartiere – dice -. Ci mancherà tanto, sarà sempre nei nostri pensieri».

Foto dalla bacheca Facebook di Otello Parodi

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