diritti e sociale 

“A partia do cheu”: in 800 al Carlini nonostante il nubifragio per aiutare la Gigi Ghirotti

Sabato sera nel “tempio” del Cus il triangolare tra artisti, polizia locale e Aston Birra “A partia do cheu”. Franco Henriquet: “Grazie a iniziative come queste riusciamo ad assistere duemila persone all’anno”

C’erano anche l’Uomo ragno e Batman di “Zena heroes” in campo, allo stadio “Carlini – Bollesan” di Genova per “A partia do cheu”, l’evento benefico che sabato sera, grazie ad una interminabile catena di solidarietà, ha portato ottocento persone sugli spalti per un triangolare calcistico, riuscitissimo nell’intento di riunire realtà diverse e spesso distanti tra loro per un fine comune e nobile: aiutare la “Gigi Ghirotti”, la Onlus che offre cure palliative ai malati terminali. Alla fine l’ha spuntata l’Aston Birra, con due vittorie e differenza reti; seconda l’ASD polizia locale; ultimi gli artisti e comici con zero reti fatte, otto subite, ma grandissimo cuore e anche qualche spunto tecnico di buon livello del comico Simone Barbato, di don Roberto Fiscer e dei portieri Andrea Di Marco e Alex Flyer. Ma la vittoria è di tutti, inarrestabili anche sotto un nubifragio che ha battuto il campo per quasi due ore. Metronometrica la conduzione di Erika Repetto, Roberto Rubba, Fabrizio Pianetti e Andrea Possa. Generosa e elegantissima nel suo cappotto fucsia la madrina dell’evento, Serena Garitta, accompagnata dal figlioletto. Sugli spalti tante personalità: il vicesindaco Massimo Nicolò, gli assessori Giorgio Viale e Paola Bordilli, il presidente del consiglio comunale Federico Bertorello, gli ex calciatori Claudio Onofri e Enrico Nicolini, l’amministratore unico di A.se.F. Srl Maurizio Barabino, main sponsor dell’evento. E, accanto a loro, Franco Henriquet, 91 anni e grinta da vendere, fondatore della “Ghirotti”, che alla fine ringrazia tutti e assicura: “Senza iniziative come questa non riusciremmo ad assistere duemila persone all’anno”.

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