Sgarbi in maggioranza: esclusi da eventi assessori e presidente di Municipio. Cosa succede a Palazzo Tursi?
Campagna elettorale ruggente con colpi bassi o semplice (ma curiosamente ripetuta e a senso unico) disattenzione? Fatto sta che dal Comune arrivano comunicati relativi ad eventi da cui vengono misteriosamente esclusi alcuni assessori (e presidenti di Municipio) e comunicati in cui vengono dimenticati i nomi di altri assessori. Il presidente del Municipio Centro Est, poi, è dimenticato spesso e volentieri. Cosa sta succedendo? Proviamo a ricostruire


Quello di oggi è l’ennesimo caso di “amnesia politica”, ma l’assessore alla Cultura Barbara Grosso (che ha la competenza sulla Casa di Colombo) viene dimenticata spesso e volentieri. A volte fa il lavoro e non viene nemmeno citata. Come nel caso del concerto-tributo a Battiato per la Gigi Ghirotti, organizzato dal suo assessorato e presentato dalla collega “a quasi tutto” (Commercio, Artigianato, Vallate, Centro storico, Grandi Eventi) Paola Bordilli che è quasi sempre il nome che emerge mentre altri vengono dimenticati. Sotto: il comunicato del settembre scorso dove compare Bordilli, ma non Grosso e il suo assessorato: persone che hanno lavorato per l’evento.

Oggi dalla presentazione degli eventi dedicati all’info point e della gestione della Casa di Colombo, di nuovo l’assessore Grosso viene “dimenticata”. L’info point è partita di Turismo e la presenza dell’assessore Laura Gaggero è prevista. Poi c’è l’assessore al Centro Storico, che occupa militarmente ogni evento che sia territorialmente compreso nelle sue competenze territoriali e tematiche, cioè quasi tutti, ma non l’assessore Grosso di cui è la competenza della Casa di Colombo visto che il bando lo ha fatto il suo assessorato. Dopo un po’ arriva dal Comune un'”errata corrige” col nome dell’assessore alla Cultura aggiunto. Lei, interpellata da GenovaQuotidiana, decide di non commentare. Forse meglio di altri ricorda che la sinistra ha perso la leadership anche per il fuoco amico incrociato tra i partiti e magari sa che imitare l’esempio perdente non è una buona idea. Dicono, però, i bene informati a Tursi che abbia reclamato e solo per questo sia stato inviato un nuovo comunicato.
No, non è stato un errore. Tanto che sono state prodotte anche locandine social.

Da questo invito è escluso, sia nella prima sia nella seconda versione, il presidente di Municipio Centro Est Andrea Carratù che con gli uffici dell’assessore Grosso ha lavorato al bando e a comporre gli animi del territorio che sulla questione erano scatenati.
«Quando ci sono beghe da risolvere in corresponsabilità ci cercano sempre, quando c’è da dire che il problema è risolto, invece, ci dimenticano – sbotta Carratù -. Non possiamo che constatare la disattenzione di alcuni personaggi. Sia chiaro, non di tutta la giunta né del Sindaco con i quali il Municipio collabora ottenendo ottimi risultati». Per dire, Carratù e anche lui leghista come Bordilli. E non è la prima volta che viene dimenticato, sottolinea lui stesso.
Sempre leghista è l’assessore Giorgio Viale che qualche giorno fa compare, lui solo (come assessore alle pari opportunità), nell’invito della presentazione degli eventi legati alla Giornata contro la violenza sulle donne. Solo un comunicato autonomo dell’organizzazione #100donnevestite di rosso viene ricordato che l’evento relativo è stato voluto dall’assessore Grosso.


Ci sono altri casi, quelli che riguardano la pedissequa esclusione di Grosso dai progetti del recupero dei Forti e dell’Acquedotto storico mentre altri assessori rilasciano dichiarazioni in lungo e in largo: i progetti per l’acquisizione da Roma dei fondi per la ristrutturazione li fa l’assessorato alla Cultura, però, mentre l’assessorato ai Lavori pubblici si occupa della progettazione della sentieristica e della cabinovia.
E poi ci sono altri assessori il cui nome è stato dimenticato, come nel caso di Lorenza Rosso citata solo per incarico ma non, appunto, per nome mentre non manca quello dell’onnipresente Bordilli.

In un caso, il 15 settembre scorso, per l’inaugurazione, a Pra’, palestra a cielo aperto covid free di Fondazione Primavera con finanziamento Asef (competenza di Massimo Nicolò), il vice sindaco non viene nemmeno invitato e Tursi manda una valanga di foto con altri assessori presenti.
C’è chi cerca di derubricare tutto a “beghe tra assessori donna”, non è così. Le esclusioni non sono “di genere” e non riguardano solo un genere. È qualcosa di molto più strutturato nella coalizione, con la collaborazione di parte dello staff.
Gira voce che ieri, per la presentazione dell’apertura dei lavori all’ex Mercato Ittico, non sia stato avvertito nemmeno il sindaco Marco Bucci. Cosa succede a Palazzo Tursi? Chi esclude e o include questo o quell’assessore dagli eventi dell’Amministrazione? Chi gestisce tutta la partita? Perché la questione si sta facendo imbarazzante ed è evidentemente in escalation tanto più ci si avvicina alle elezioni comunali del prossimo anno.
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