Oggi a Genova 

Sopraelevata, incarico al Rina per perizia alla luce dei nuovi criteri del Mit per la sicurezza dei viadotti

Lo ha annunciato ieri in Consiglio comunale l’assessore alle manutenzioni Pietro Piciocci: «Una decisione che reputo giusta e doverosa per avere un ulteriore livello di indagine che possa da un lato rassicurarci, dall’altro guidarci nelle future attività manutentive della strada Aldo Moro»

«Siamo intervenuti sulla parte più ammalorata rappresentata dai cosiddetti frontalini. Ad oggi abbiamo concluso tre lotti di appalto per la manutenzione dei frontalini, per un totale di spesa di 1.486.819 euro – ha detto Piciocchi -. In questo momento abbiamo in progettazione un quarto lotto che andrà a gara entro l’anno, essendo già stato inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici, per un valore di 500mila euro che riguarderà la sistemazione dei frontalini mancanti e interventi diffusi sulle parti metalliche. Sulla Sopraelevata siamo intervenuti anche per la riduzione di carichi. In prossimità dei sei portali abbiamo introdotto dei limitatori di sagoma, anche se la struttura è stata collaudata per portare carichi oltre le 24 tonnellate: oggi la limitazione è di 2 tonnellate e mezzo. Abbiamo approntato anche un importante intervento sull’illuminazione: quella precedente era vetusta mentre oggi è efficiente e funzionante, grazie anche al ripristino dei pali dell’illuminazione».

«Per quanto concerne la condizione statica, in coerenza con l’attività manutentiva ordinaria che non è mai cessata e continuerà anche in futuro, abbiamo commissionato di recente tre perizie – ha continuato Piciocchi -. La prima all’Istituto italiano di saldatura che ha indagato le parti più delicate, come quelle metalliche e gli appoggi mobili costruiti per assorbire i movimenti fisiologici degli impalcato, bulloneria e cassoni. Ebbene, i controlli a campione non hanno evidenziato rischi di rotture. Dunque il manufatto è in sicurezza. Lo dice anche la perizia commissionata nel 2020 al dottor Giovanni Scottoni, già presidente dell’Ordine dei Geologi, che ha prodotto una copiosa documentazione a seguito dell’ispezione di oltre il 97% dei piloni e delle parti metalliche che sostengono i cassoni in prossimità di piloni. La relazione del dottor Scottoni ci ha rassicurato. Infine una perizia dei nostri uffici, che ho richiesto anche a seguito delle dichiarazioni che abbiamo letto la scorsa settimana in relazione alla presunta obsolescenza statica della sopraelevata, smentisce queste illazioni, non risultando che ci siano criticità di tipo strutturale. Come ulteriore scrupolo a seguito di quanto appena accaduto, oltre ad avviare una rigorosa attività di censimento dei cavi apposti nel tempo sulla sopraelevata, questa mattina ho sentito il Rina per commissionare un’ulteriore perizia alla luce dei criteri approntati dal Mit per le indagini sulla sicurezza dei viadotti autostradali: una decisione che reputo giusta e doverosa per avere un ulteriore livello di indagine che possa da un lato rassicurarci, dall’altro guidarci nelle future attività manutentive della sopraelevata».

«L’ultimo tema che voglio affrontare riguarda i rapporti dei Comuni con i cosiddetti “grandi utenti” – ha concluso l’assessore -. Il Codice delle Comunicazioni Elettroniche del 2003 ha prodotto una legislazione di assoluto vantaggio per i grandi utenti. A settembre ho fatto presente al dipartimento delle Finanze l’opportunità di rivedere queste norme: per tutelare la sicurezza dei cittadini e mantenere le infrastrutture nella migliore condizione possibile, serve un’interlocuzione serrata con il governo: è una questione di responsabilità morale per noi amministratori».

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