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Coldiretti lancia l’allarme: il pesto tra i 10 alimenti italiani più taroccati

È preceduto, nell’ordine, da mozzarella, parmigiano reggiano e grana padano, provolone, pecorino romano, salame, mortadella, sughi, prosecco e chianti

Da un certo punto di vista è anche un po’ una buona notizia per la tradizionale salsa genovese: soltanto le cose più desiderate vengono contraffatte. Purtroppo, poi, entrano in gioco la qualità e la salubrità degli alimenti, che i “tarocchi” non garantiscono, oltre a rappresentare un brutto biglietto da visita per l’alimento originario perché spesso confezionati “al risparmio” e quindi meno buoni.

«L’italian sounding – spiega l’avvocato Rita Santaniello di Rodl & partner, colosso della consulenza legale presente in 50 paesi nel mondo tra cui l’Italia – è quella pratica ingannevole che utilizza parole, immagini, combinazioni cromatiche, come il nostro tricolore, riferimenti geografici o marchi evocativi dell’Italia per promuovere e commercializzare prodotti che in realtà non sono Made in Italy. Soluzioni e strumenti efficaci per proteggere e tutelare i nostri marchi e prodotti ci sono – continua l’avvocato – ma bisogna essere pronti e organizzati per metterli in pratica velocemente, organizzandosi anche in consorzi e associazioni che possano fare sentire il proprio peso con le Istituzioni e a livello comunitario».

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