Oggi a Genova 

Tursi valuta di dotare la polizia locale di Bolawrap

Si tratta di uno strumento che lancia a 195 metri al secondo corde di kevlar da 2 metri e mezzo capaci di immobilizzare una persona che si trova da 3 a 8 metri da chi lo manovra. Le persone fermate con questo sistema che avvolge gambe o braccia non hanno conseguenze fisiche e lo strumento non presenta le controindicazioni del taser, potenzialmente nocivo, ad esempio, per i malati di cuore.

Potrebbe essere usato non solo per fermare persone che stanno commettendo un crimine o creando problemi di ordine pubblico, ma anche nei Tso più difficili in cui la persona rischia di fare male non solo agli altri, ma anche a se stesse.

Il BolaWrap è uno strumento di coazione alla stregua delle manette che avvolge con una corda in kevlar la persona indicata dal laser ad una distanza compresa tra i 3 e gli 8 metri. È stato sviluppato da un’azienda statunitense di Las Vegas ed è in dotazione sperimentale per alcuni agenti di Los Angeles. Il motivo per cui è stato creato il dispositivo è che il taser, oltre venire considerato strumento di tortura dall’Amnesty international, può potenzialmente uccidere anche persone con problemi cardiaci o altri problemi di salute

Nei primi mesi del 2021 la sperimentazione in alcuni corpi di polizia esteri ha consentito di fermare persone sospette o pericolose in maniera tutto sommato incruenta. Quando si inserisce la cartuccia e viene sparato il lazo il dispositivo emetterà un suono simile a quello di una pallottola sparata da un’arma letale, tutti i vari tipi di quest’arma riproducono lo stesso rumore.

Il BolaWrap ha all’estremità dei cavi due ancorette che si attaccano agli indumenti e più il sospetto si muove più la corda si stringe grazie ai due ganci. Nel caso in cui l’ancoretta dovesse attingere la pelle della persona si otterrà un leggero graffio superficiale.

Molti paesi, Italia compresa, stanno sperimentando l’uso di questo dispositivo.

Domani lo strumento sarà presentato a Tursi dall’assessore comunale alla sicurezza Giorgio Viale, dall’assessore regionale alla sicurezza Andrea Benveduti e dal comandante della Polizia locale genovese Gianluca Giurato.

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