Politica 

Pastorino contro Bucci: «Genova Jeans, è solo campagna elettorale per le Comunali»

Il consigliere regionale di Linea Condivisa: «70% di fondi pubblici per un evento che non è gratuito e per cui si chiede ai giovani di lavorare gratis»


«Partiamo da un primo aspetto – dichiara il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino –, ovvero l’enfatizzazione delle capacità del sindaco Bucci di attirare fondi privati a sostegno delle sue iniziative; bene, scopriamo che circa il 70% di 1.248.897,32 euro del costo dell’evento è finanziato con fondi pubblici, in un evento che però non è gratuito»

«Per fare un esempio – dice il capogruppo regionale di Linea Condivisa -, ad una manifestazione di importanza nazionale quale il “Festival della Comunicazione” di Camogli, è stata attribuita da parte della Regione una cifra di circa 10 mila euro (forse quest’anno la somma aumenterà leggermente). Stiamo parlando di un evento che attira migliaia e migliaia di persone, completamente gratuito, e che naturalmente viene finanziato in minima parte dal pubblico e in larghissima parte dal privato».

«La seconda considerazione – prosegue il consigliere regionale Pastorino – è che per aver speso una somma così ingente, e per aver altresì attinto dai fondi emergenza, appare vergognoso non aver pensato al costo del lavoro, chiedendo di fatto a studentesse e studenti la partecipazione mediante corrispettivo di crediti universitari, reclutando inoltre volontari attraverso una candidatura. Il che rende bene l’idea di come la parola lavoro al sindaco Bucci non interessi mai».

«È chiaro – conclude Pastorino – che questa appare come una prima kermesse elettorale, in vista delle elezioni della primavera 2022, per appoggiare il disegno politico di centrodestra, qualunque sia la candidata o il candidato che esprimerà. Della complessità di Genova a Bucci non interessa nulla, vero è che questa è l’ennesima iniziativa tutta incentrata sulla comunicazione, che guarda soltanto ai problemi di immagine e non di sostanza, in una città che dalle questioni delle periferie alla viabilità, passando per l’emergenza del disagio sociale, dovrebbe investire i fondi pubblici in maniera diversa».

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