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Approvate in Regione due mozioni per chiedere l’Iva al 4% su assorbenti e pannolini

Entrambe, presentate una da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e una da Gianni Pastorino (Linea Condivisa) sono state votate all’unanimità. L’assessore Ferro: «L’interlocutore principale e il Parlamento». Attualmente l’Iva è al 22%

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 22, presentata da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritta dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a sostenere l’introduzione dell’aliquota IVA agevolata del 4% per i pannolini per bambini e per i prodotti per l’igiene intima femminile, compatibilmente con la normativa europea. Nel documento si ricorda che esistono tre aliquote: 4 per cento, applicata alle vendite di generi di prima necessità, 10 per cento, applicata ai servizi turistici (alberghi, bar, ristoranti e altri prodotti turistici), a determinati prodotti alimentari e particolari operazioni di recupero edilizio, e 22 per cento per tutti gli altri casi, mentre più paesi nel mondo si sta abbassando o eliminando la tassazione su questi prodotti.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione 20, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che impegna la giunta a sostenere l’introduzione di regimi di tassazione agevolata per articoli per l’igiene intima femminile, in particolare in tema di aliquota IVA; a sostenere un’ulteriore agevolazione sull’aliquota IVA per i prodotti di questa categoria, che assicurino più elevati livelli di sostenibilità ambientale. Nel documento si rileva che, dalla pubertà alla menopausa, ogni donna, a seguito del flusso mestruale, utilizza circa 12 mila assorbenti e, per rispondere a tale esigenza naturale, deve supportare un costo medio di un pacchetto dei prodotti di cui sopra di circa 4 euro, con una spesa annua complessiva di circa 126 euro, di cui 22 di tassazione indiretta, tramite l’imposta sul valore aggiunto (IVA).

L’assessore alla tutela dei consumatori Simona Ferro ha condiviso nel merito le richieste contenute nelle mozioni 22 e 20 rilevando, però, che l’interlocutore principale è il Parlamento, che ha le competenze per attivare iniziative legislative collegate.

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