Cimitero animali, mozione approvata. Ma a Tursi irrompe la polemica su quelli per gli umani
Unanimità sulla proposta di Lega e Fratelli d’Italia che impegna il sindaco e la giunta a creare il servizio, ma Alessandro Terrile (Pd) protesta: <Bene la mozione gli animali, ma i camposanti genovesi cadono a pezzi e non se ne parla>. Ecco la situazione
Si sa che le mozioni, formalmente atto di un certo peso nella vita del consiglio comunale, rimangono non di rado lettera morta. Impegnano il sindaco e la giunta a fare qualcosa, ma poi spesso vengono disattese (come di frequente sottolinea il vice presidente del Consiglio e consigliere di Forza Italia Guido Grillo) e rappresentano di fatto, col question time, un modo di mostrare all’elettorato di riferimento che ci si sta impegnando su un certo tema. Andando, dopo un po’ di tempo, a verificare cosa è stato veramente fatto ci si rende conto che, da sempre, indipendentemente da chi le abbia portate in aula, un concreto numero di mozioni non è stato trasposto in azioni. Del cimitero per animali, infatti, a Tursi si discute da diversi cicli amministrativi senza che sia mai stato fatto alcunché di concreto. Solo il tempo dirà se, quando e come sarà attuata questa mozione.
Ieri il tema è tornato nella Sala Rossa di Palazzo Tursi, questa volta riproposto da Lega e Fratelli d’Italia, e la mozione è stata votata all’unanimità, ma il consigliere Pd Alessandro Terrile ha tentato di ricordare che a fronte del tema “animali d’affezione” e in piena pandemia (177 i morti solo per Covid a Genova nell’ultima settimana e, dice proprio Terrile, ci sono depositi provvisori in cui in numero crescente sono ammassate le salme in attesa della cremazione) rimane inaffrontato quello dei cimiteri umani. Con alcuni cimiteri non cintati secondo le leggi <E l’origine della regola non risale alla giunta di Marta Vincenzi, cioè qualche anno fa – ha ricordato Terrile -, ma a Napoleone Bonaparte>. E invece al cimitero degli Angeli ci sono varchi che concedono a bipedi e quadrupedi (nella fattispecie ai cinghiali) di entrare a far danni nell’area dedicata alle sepolture dei bambini.
La questione è annosa: in passato ci sono stati un abbandono e un mancato investimento per il mantenimento dei camposanti, tra cui quello monumentale di Staglieno, durati almeno 50 anni (di giunte democristiane, di sinistra, di pentapartito). La prima a mettere concretamente la testa sul recupero è stata l’allora assessore Elena Fiorini che, a seguito delle conseguenze di eventi meteorologici che avevano fatto precipitare la situazione in alcuni luoghi, con fondi a bilancio e altri provenienti da donazioni, grazie anche all’opera benefica dello scultore americano Walter Arnold insignito del Grifo dal Comune di Genova durante questa amministrazione, aveva affrontato alcuni dei più urgenti problemi, prima lasciati lì a ingigantirsi per svariati lustri.
I cimiteri genovesi sono 34, alcuni chiusi a nuove sepolture perché lo spazio è esaurito. Il fatto che la città di Genova sia l’aggregato di comuni un tempo distinti fa sì che i camposanti siano moltissimi e le spese per mantenerli enormi. Ora al cimitero della Biacca di Bolzaneto è in via di realizzazione un impianto di cremazione perché ormai è la forma più scelta dai genovesi (80% nel 2019).
Da quando esiste questa giunta, sono 4 gli assessori che si sono avvicendati nella responsabilità: Matteo Campora, Stefano Balleari, Giorgio Viale per il periodo necessario alla sostituzione del precedente e, da pochi giorni, Massimo Nicolò che si è trovato proiettato, ieri, in consiglio, nell’immenso problema del mantenimento e del recupero del degrado nei cimiteri prima ancora che l’ammodernamento che, anche quello, sarebbe necessario.
<Nel mezzo della pandemia, Lega e Fratelli d’Italia ci fanno discutere in Consiglio Comunale del cimitero per gli animali d’affezione – ha detto ieri Terrile -. Non si parla della situazione drammatica dei nostri cimiteri, dove degrado, infiltrazioni, erba alta, buche e animali selvatici privano di decoro le sepolture. Non si parla dei depositi provvisori in cui in numero crescente sono ammassate le salme in attesa della cremazione. No. Niente affatto. Mentre il Comune non riesce a mantenere ordine e pulizia nei cimiteri cittadini, discutiamo di creare cimiteri per gli animali. Abbiamo segnalato con 55 ordini del giorno la grave situazione di degrado dei cimiteri cittadini. Ma non abbiamo potuto discuterli perché il Presidente li ha dichiarati inammissibili>. Di fatto, col cimitero degli animali c’entravano poco ed è stato il Segretario generale a indicarlo. Ma è altrettanto certo che il problema vada affrontato.
<È significativo che in Consiglio Comunale si possa parlare del cimitero degli animali che non c’è ma non dei 35 cimiteri cittadini che invece ci sono e sono abbandonati a loro stessi – ha aggiunto Terrile – . Ho consegnato al nuovo assessore Nicolò un dossier con 30 pagine di fotografie della situazione indecente dei nostri cimiteri. Chissà che, oltre che al cimitero degli animali, non trovi il tempo per mettere mano alle sepolture dei genovesi>.
Si sa che in politica ognuno tira dalla sua parte, ma il problema (non certo recente ma certamente sottostimato anche in tempi recenti) esiste. A volte è legato semplicemente alla frequenza e tempestività degli sfalci, ma spesso è questione, invece, di vera e propria stabilità del terreno (come nei cimiteri di Sampierdena e a Staglieno) a seguito di erosione e di vero e proprio degrado delle strutture, come al camposanto di Coronata. Lo ha ricordato lo stesso Terrile che in alcuni cimiteri si vedono scene da film horror: al cimitero degli Angeli, ad esempio, i cinghiali scavano nelle sepolture dei bambini a causa di un varco da tempo lasciato aperto. Poi ci sono le vecchie sepolture perpetue, che dovrebbero essere manutenute da famiglie che nel tempo si sono estinte o disperse e magari li eredi sono decine, sparsi per il mondo (soprattutto in Usa e Sud America) e nemmeno ricordano più di avere in comproprietà il possesso di colombari o vere e proprie tombe con statue anche di grande pregio artistico. Insomma, dalla sepoltura degli animali di affezione che tutti vogliono (e nessuno ha mai realizzato concretamente) al degrado profondo dei camposanti genovesi. Per il nuovo assessore una sfida non da poco e poco tempo per affrontarla. La speranza è che si vedano più fatti e meno sopralluoghi a favor di telecamera senza conseguenze positive per le strutture come è accaduto, purtroppo, negli ultimi tempi.
In copertina: il cimitero di Coronata
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