Oggi a Genova 

Intercettazioni: Toti chiese ad Autostrade di salvare Carige

Il presidente della Regione: <Nessuna promessa al riguardo è stata fatta durante la conversazione e che in ogni caso nulla è accaduto poiché l’ipotesi di un ingresso di Atlantia nel capitale di Carige è subito sfumata>

Il 30 ottobre 2018 il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti telefona all’ad di Aspi e a lungo anche di Atlantia Giovanni Castellucci. Il tema è il salvataggio della Carige in amministrazione straordinaria con commissario Pietro Modiano.
<Dal contenuto della conversazione – scrive il giudice per le indagini preliminari – emerge la disponibilità di Castellucci ad impiegare denaro di Atlantia per contribuire a salvare Carige, ma che questa iniziativa deve però essere inserita in un quadro da riferire ai rapporti tra il gruppo e lo Stato concessionario (e in particolare alla garanzia di conservare la concessione, tanto che Castellucci parla di azionisti)>. Si sarebbe trattato di 150 milioni di euro.

L’intercettazione

Toti: <Senti Gianni… ho parlato a lungo con Modiano adesso per la… roba che ti ha proposto di Carige… Non so quale effetto posso avere io con Giorgetti… Ovviamente una volta che tu mi dici che c’è la disponibilità, io ci parlo con Giorgetti e con Salvini eh, per dirgli che è una cosa ovviamente concordata…>.
Castellucci: <Il problema è che per venderlo ai miei azionisti e al mercato ho bisogno che sia all’interno di un quadro>.
Toti: <L’unica cosa che possiamo fare è chiedere alla Lega, è dire ragazzi, noi ci stiamo esponendo per salvarvi una banca e toglierci rotture di c… Poi se non, non ne tenete conto, siete… siete dei pazzi! Dopodiché , io impegni per sto Governo non me la sento si prenderne…>.

Il giorno dopo Castellucci chiama Modiano e mette in chiaro che la disponibilità che siano <i Benetton a mettere i soldi> per salvare Carige è condizionata ad <annessi e connessi>. Per il gip, di “annessi e connessi” richieste sarebbero <una promessa a proposito della concessione>.

Il commento di Toti

<Salvare i risparmiatori liguri: questa è l’unica ragione per cui ho discusso telefonicamente con Giovanni Castellucci di un possibile intervento di Atlantia, di cui allora era amministratore delegato, nel salvataggio di Banca Carige. Si è trattato di un contatto sollecitato da tutti i soggetti interessati al salvataggio dell’Istituto di Credito genovese. A due mesi dalla tragedia del crollo di Ponte Morandi, la Liguria non si sarebbe potuta permettere anche il fallimento del suo Istituto di Credito, motivo per cui ogni ipotesi per evitarlo è stata presa in considerazione in quei momenti, compreso un eventuale intervento di Atlantia>. Così Toti commenta l’intercettazione con Giovanni Castellucci.

Il presidente sottolinea che <qualsiasi intenzione da parte di Castellucci di ottenere appoggi da parte del governo per la sua azienda non ha trovato in me alcuna sponda>.
<A ulteriore riprova di questo – aggiunge Toti – resta il fatto che, come sottolinea il giudice per le indagini preliminari, nessuna promessa al riguardo è stata fatta durante la conversazione e che in ogni caso nulla è accaduto poiché l’ipotesi di un ingresso di Atlantia nel capitale di Carige è subito sfumata>.

Related posts

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: