Cronaca 

Ecco come la banda di Arenzano riforniva di droga a domicilio i clienti

Gli uomini del maggiore Toscano, comandante della locale Compagnia Carabinieri, hanno anche denunciato e arrestato un grossista che riforniva gli spacciatori

Arrestate dai Carabinieri 4 persone per spaccio, estorsione e detenzione di armi e munizioni. Reddito di cittadinanza utilizzato per l’attività illecita.
Questa mattina, i Carabinieri di Arenzano, in collaborazione con le Compagnie Carabinieri di Genova Centro, Sampierdarena ed il Nucleo Cinofili di Villanova d’Albenga, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dall’Ufficio giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica di Genova, nei confronti di 4 persone, 2 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 2 sottoposte agli arresti domiciliari, tutte indagate, a vario titolo, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato e continuato.

Le persone destinatarie dell’ordinanza sono: Livio Panizzi, 35 enne, di Cogoleto, pregiudicato (custodia cautelare in carcere); M.M., 29 enne, di Cogoleto, (arresti domiciliari); Luca Damonte., 48 enne, di Arenzano, pregiudicato (arresti domiciliari); Mohamed El Moumni, 41 enne, cittadino marocchino, residente a Sampierdarena, pregiudicato (custodia cautelare in carcere).
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Chiara Maria Paolucci è stata avviata nel maggio 2019 dopo che i militari avevano ricevuto segnalazioni circa una fiorente attività di spaccio nel comune di Cogoleto.
I successivi accertamenti, durati alcuni mesi e svolti anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, hanno poi permesso di fornire un positivo riscontro alle informazioni acquisite e di scoprire una sistematica ed organizzata attività di spaccio di cocaina.


Nello specifico si è accertato che il gruppo di italiani composto da Panizzi, M.M. e Damonte riforniva i clienti di Cogoleto e Arenzano, tra cui anche minorenni, riuscendo ad effettuare decine di cessioni al giorno con consegna anche a domicilio o in luoghi convenuti e all’interno della Stazione FF.SS. di Cogoleto. Tra i canali di rifornimento degli italiani vi era anche uno straniero che operava in particolare a Sampierdarena che a sua volta aveva una fitta rete di clienti riuscendo a smerciare circa 1000 dosi al mese.
Durante l’attività sono state sequestrate diverse dosi di cocaina, 2 etti di hashish, denaro contante e materiale per il confezionamento ed identificati 50 acquirenti
Inoltre è emerso che uno degli arrestati, Livio Panizzi, percepiva illecitamente il reddito di cittadinanza e che reinvestiva le somme per acquistare lo stupefacente da spacciare. Sempre Panizzi, che è anche indagato per tentata estorsione in quanto in due occasioni aveva tentato di estorcere a due “clienti”, sotto la minaccia di azioni violente, somme di denaro vantate in relazione a cessioni di cocaina non pagate, dovrà rispondere di detenzione illegale di armi e munizionamento in quanto durante le perquisizioni è stato trovato in possesso di due pistole a tamburo illegalmente detenute, di cui una rubata nel 2009 in provincia di Milano, e 350 proiettili dello stesso calibro delle armi.
Con l’ordinanza di applicazione della misura cautelare il G.I.P. ha anche disposto la sospensione del reddito di cittadinanza percepito illecitamente.

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