Sindacale 

Itas, a rischio 100 posti di lavoro a Genova. Il Consiglio comunale chiede al Sindaco di intervenire

Chi non potrà accettare di traslocare a Trento, presso la sede nazionale, perderà il posto di lavoro. Ieri la manifestazione dei lavoratori

Votato all’unanimità in consiglio comunale l’ordine del giorno “fuori sacco” presentato dalla conferenza dei capigruppo sulla problematica del trasferimento degli ambiti aziendali e di oltre 100 lavoratori di Itas Assicurazioni dalla sede di Genova alla casa madre di Trento. Questa decisione, spiega l’ordine del giorno, impatta in maniera forte sui dipendenti oggetto di trasferimento dal momento che il 50% dei lavoratori è costituito da donne di età inferiore ai 50 anni e con figli ed è evidente che tali trasferimenti rischiano di essere dei licenziamenti di fatto, per l’impossibilità di trasferirsi di queste lavoratrici. E poiché tale ridimensionamento avviene all’interno di un’azienda solida, con “un miliardo di euro di portafoglio tra il ramo danni e il ramo vita”, questa scelta non è riconducibile a una necessità aziendale, ma ad una precisa scelta di strategia territoriale della stessa, il consiglio comunale di Genova chiede l’impegno del Sindaco e della Giunta ad attivarsi per richiedere, assieme alla Regione Liguria, un confronto con l’Azienda per verificare le intenzioni della stessa; a prendere atto che si rischierebbe, di fatto, un grave abbandono del territorio da parte di una importante azienda; a mettere in atto tutti gli interventi possibili, coinvolgendo in questo tutti i parlamentari liguri e il Governo, per scongiurare l’attuazione di questo ridimensionamento aziendale sul nostro territorio e per garantire ai nostri concittadini la continuità occupazionale in Itas Assicurazioni nella nostra città.

Ieri i lavoratori Itas Mutua della sede di Genova hanno effettuato un presidio in largo Pertini e uno sciopero per l’intera giornata contro la decisione dell’azienda di ridimensionare il sito produttivo e trasferire i dipendenti. First Cisl, Fisac Cgil, Fna Snfia, Uilca Uil Genova e i lavoratori hanno ribadito con fermezza il totale rigetto del piano di riorganizzazione preannunciato dalla Compagnia ad evidente danno dei dipendenti della Sede di Genova, non potendo peraltro escludere ricadute negative pure sulle altre Sedi e Uffici periferici.

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