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Rientro a scuola dopo la pausa-coronavirus, per decreto serve il certificato

Da una parte la raccomandazione di non affollare le sale d’aspetto degli studi medici (ma i certificati non si possono fare per telefono), dall’altra quella di arrivare a scuola con la certificazione di buona salute per il decreto dello Stato. La Regione: <Speriamo entro domani di fornire interpretazione corretta perché non sia reso burocratico il rientro a scuola>

Il decreto della Presidenza del consiglio dei ministri prevede il certificato per il rientro in classe dopo una lunga assenza (basta un giorno che abbia preceduto la pausa imposta dalle misure di prevenzione per il coronavirus), ma le famiglie, quando finirà la pausa imposta all’anno scolastico per ragioni di prevenzione, non potranno produrre il documento perché fino a quando sarà valido il decreto, questa volta regionale, non ci si potrà recare negli studi medici per ottenerlo.
<Entro la giornata di domani – ha detto l’assessore alla Sanità Sonia Viale – contiamo di fornire un’interpretazioni corretta anche per quanto riguarda le segnalazioni che ci sono arrivate dai pediatri. Non andremo a rendere burocratico il rientro a scuola>.

Nulla di ancora deciso, invece, a proposito dell’eventuale prolungamento della pausa scolastica. Sull’apertura delle scuole si deciderà domenica, ma se i casi resteranno limitati ai 2 gruppi (quello di Alassio e quello della Spezia) è possibile che le restrizioni vengano ristrette a quei territori. <È un’ipotesi – ha commentato il presidente della Regione Giovanni Toti -, ma come tutte le ipotesi non è detto che si avveri>.

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